Un’altra domenica amara, di quelle da dimenticare. Maverick Vinales lascia infatti Valencia con un decimo posto a quasi venti secondi dalla Yamaha di Franco Morbidelli. Il volto dello spagnolo a fine gara è un misto di rabbia, delusione e amarezza.
Fosse per lui, salirebbe sulla prima auto per partire alla volta di Portimao e lasciarsi alle spalle quanto accaduto in questa doppia trasferta al Ricardo Tormo.
“Questo è il massimo che potevo fare oggi – ha esordito - purtroppo siamo arrivati lontani dalla vetta, ma al tempo stesso ho raccolto informazioni utili per il prossimo weekend di gara a Portimao. In Portogallo cercheremo quindi di essere competitivi e al tempo stesso vado là con fiducia, dato che nei test sono riuscito a essere veloce”.
Vinales ha fretta di guardare al futuro, ma in conferenza lo si trattiene sul presente.
“Morbidelli oggi ha vinto, ma io preferisco rimanere concentrato su me stesso e raccogliere tutto ciò che ci serve per il futuro, a partire dalla prossima gara. Dispiace per questo GP, soprattutto al via, dato che ho perso molte posizioni e poi è stato difficile recuperare. La Yamaha 2019? È inutile tornare a quella moto, dato che io ho la 2020 ed è completamente diversa rispetto alla precedente”.
Ci si chiede quindi cosa possa fare la Casa per aiutarlo.
“In quattro anni ho detto tutto quello che dovevo dire e al momento non sappiamo come poter migliorare. Personalmente penso di avere le idee chiare sulla moto, ora è la Yamaha a dover decidere cosa fare. A me non resta che incrociare le dita per il 2021, sperando di avere una M1 competitiva. Ovviamente dispiace molto venire a Valencia e fare gare del genere, dato che avevo altri obiettivi. Cerco però di rimanere calmo e tranquillo, senza innervosirmi”.
Incalzare Maverick sul discorso sembra quasi come mettere il dito nella piaga.
“I problemi della Yamaha li ho sottolineati più volte. Purtroppo lamentiamo molto in termini di grip al posteriore quando viene a mancare l’aderenza, così come l’accelerazione. Qualcosa è migliorata in frenata, ma per il resto i problemi potrebbero persistere anche nel 2021, dal momento che il regolamento non subirà modifiche e il motore non potrà essere toccato”.
L’ultima battuta riguarda il successo di Mir.
“Joan ha meritato, gli faccio i complimenti, dato che è stato veloce e costante. Purtroppo noi abbiamo buttato via tre gare e quello pesa. Siamo arrivati a fine stagione senza avere le armi per lottare per il Campionato”.