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MotoGP, Ducati come F.1: presentazione in maschera

Gigi Dall'Igna non svelerà la nuova aerodinamica della GP17 domani a Bologna

Ducati come F.1: presentazione in maschera

La foto che vedete gira da giorni sul web. In molti si sono interrogati se si tratti effettivamente di una foto 'rubata' o di un falso.

E' stata discussa sui forum e su facebook, analizzandola nel dettaglio. A partire da quello che parrebbe il particolare più veritiero: lo sponsor Leon Cupra al fianco del marchio Seat sui paramani. Poiché non era presente nel 2016, ed essendo Seat dal 1985 un marchio Volkswagen, rientra nell'orbita Audi ed è credibile che la Ducati venga utilizzata come veicolo pubblicitario nel 2017.

E' però evidente che il vestito, cioè la carenatura, sia quella del 2016, senza ali perché come è noto sono vietate dal nuovo regolamento. E dunque?

C'è chi, con improbabili analisi ha provato ad azzardare che le dimensioni sono diverse. La realtà invece è un'altra: domani a Bologna sarà questa la Ducati presentata come GP17, anche se in effetti non lo è. Anzi, lo è solo in parte perché, come è ormai uso ed abitudine in F.1 anche la Ducati nel giorno del lancio non farà vedere la sua nuova creatura con la nuova aerodinamica.

Anzi, è probabile che la nuova carenatura non venga tirata fuori nemmeno nei test di Sepang per farla debuttare solo nel primo Gran Premio, a Losail, in Qatar, dopo test privati.

Perché tanto segreto? Semplice, per evitare che la concorrenza - che non dimentichiamo, aerodinamicamente è molto indietro rispetto alla casa di Borgo Panigale - copi, come ha fatto ampiamente l'anno passato.

Ricordiamo infatti che quest'anno oltre alla carena 2016 (senza ali) sarà possibile presentare solo due evoluzioni aerodinamiche durante la stagione. Non ha senso dunque sprecare le proprie cartucce. Anche se poi, poiché i regolamenti della MotoGP sono scritti male ed aleatori, cosa sarà legale e cosa no sarà deciso unicamente dall'opinione di un uomo: Danny Aldridge, Direttore Tecnico della Dorna.

Un rischio che però potrebbe essere solo sulla carta, perché come nella massima formula automobilistica quando un team ha un'idea solitamente la sottopone all'approvazione della FIA, che ovviamente deve mantenere il più stretto riserbo. Un sistema che ha già dimostrato comunque di non funzionare pienamente sotto l'attacco di analisi tecniche approfondite di team concorrenti, tanto che ciò che era stato inizialmente espressamente permesso in seguito è stato vietato.

L'ultimo esempio la sospensione anteriore della Mercedes dotata di un sistema che limitava le variazioni dell'altezza da terra. Sospensione o aiuto aerodinamico? La MotoGP, ormai è sulla stessa strada e se progettare e studiare un'ala in galleria del vento era relativamente costoso, ora frugare nelle pieghe del regolamento lo sarà ancora di più.

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