Sepang sta mettendo a dura prova il valore delle Honda. I tempi di questo martedì ne sono la dimostrazione. Sarà anche vero che Marquez è riuscito a migliorare le prestazioni del primo giorno, dall’altra parte bisogna però confrontarsi con un Pedrosa scivolato addirittura in dodicesima posizione. Con lo spagnolo fuori dalla top ten ci ha pensato Cal Crutchlow a metterci una pezza.
Proprio sul finale di giornata, il portacolori LCR è riuscito a piazzare la zampata vincente, tanto da insidiarsi alle spalle del 93 con soli 56 millesimi di ritardo. Il cronometro dice 2’00”899, oltre un secondo e mezzo miglio rispetto a ieri.
Prestazione che soddisfa il britannico, nonostante l’incidente di Baz che ha visto Michelin ritirare la gomma soft in dotazione ai team: “Credo sia stata una giornata davvero particolare quella odierna, dove abbiamo gestito una situazione fuori controllo – ha sottolineato Cal – purtroppo, a causa dell’incidente, ci siamo concentrati solo sulla mescola dura”. Il bilancio è senza dunque positivo: “Se devo fare un confronto con lunedì sono più entusiasta – ha concluso – ci toccherà proseguire nel lavoro di sviluppo, sia per quanto riguarda l’elettronica che il setting della Honda”.
Tra le novità di questa stagione Tito Rabat. In Malesia lo spagnolo sta prendendo confidenza con il mezzo. Il 2016 sarà l’anno del debutto e lui non vuole farsi trovare impreparato al primo appuntamento del 20 marzo in Qatar. Anche il portacolori del team Marc VDS ha sofferto la mescola dura: “Purtroppo non è andata secondo quelle che erano le aspettative - ha analizzato – il feeling con la moto non era lo stesso del primo giorno, inoltre in curva scivolava molto. Serve quindi compiere qualche passo avanti, con l’obiettivo di ritrovare le giuste sensazioni con la Honda”.
Come sempre senza peli sulla lingua, l'istrionico pilota residente all'isola di Man parla anche della concorrenza: "La Ducati è in vantaggio per quanto concerne lo sfruttamento dell'elettronica. Loro sanno benissimo cosa stanno facendo, come lavorare, avendolo fatto per due o tre anni. Il resto della compagnia (quindi Yamaha e Honda ndr) ha iniziato dopo. Questo è ciò che sembra. Hanno un grande vantaggio per poter vincere le gare"
"La Yamaha ha un ottimo pacchetto e ottimi piloti. Il comportamento della moto è molto neutrale. Per questo sembrano essere in grado di andare veloci in qualsiasi situazione, ma non sono ancora vicini alle Ducati. Se Ducati non vincesse in Qatar ne sarei sorpreso"