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MotoGP, L'esordio di Ogura lo esalta tra i rookie, ma Aldeguer può contare su Marquez

La disfida tra rookie infiamma le aspettative, il giapponese sull'Aprilia ha raccolto complimenti da colleghi e rivali con modestia. Aldeguer però punta in alto e sulla GP24 conterà anche sui dati e sui consigli di Marc Marquez. Chantra invece potrebbe riservare sorprese nelle curve lente di Termas de Rio Hondo

MotoGP: L'esordio di Ogura lo esalta tra i rookie, ma Aldeguer può contare su Marquez

La MotoGP torna in Argentina per il secondo appuntamento di campionato, portando con sé dubbi e aspettative sulle prestazioni dei piloti, specialmente dopo la prima della Thailandia in cui però si partiva già con una base solida dovuta ai test di inizio stagione. Il Termas de Rio Hondo sarà così una vera cartina tornasole per evidenziare ancor di più gli equilibri in campo in questa stagione, tra conferme come le prestazioni delle Ducati e sorprese, tra cui spicca l'esordio dei rookie , in primis quello di Ogura in forze sull'Aprilia del team Trackhouse.

Che l'approccio alla MotoGP per i rookie sia sempre stato difficile non è un mistero, persino il prodigio di KTM Acosta aveva avuto difficoltà alla sua prima in Qatar lo scorso anno attestandosi in fondo alla top ten. Alla luce di questo è quindi risultata ancor più esaltante la performance del giapponese, che in sella all'Aprilia a Buriram ha centrato un 4° posto nella Sprint ed un 5° nella domenica di gara, un vero record per un debuttante che lo avvicina a quello di Marc Marquez del 2013. Il pilota, fresco del titolo in Moto2, è però apparso sin da subito calmo e concentrato, non cedendo a facili esaltazioni e rimanendo umile anche nelle dichiarazioni.

"E' stato un weekend incredibile in Thailandia - raccontava alla torma di giornalisti al termine della gara - sono contento di questi risultati ma so che è solo l'inizio, c'è ancora molto da imparare e da migliorare", proseguiva poi con determinazione dopo aver candidamente archiviato la propria prestazione come frutto dell'aver 'copiato Bagnaia', che di per sé non è comunque una dinamica scontata, dichiarando poi che "l'unico obiettivo è quello di migliorare me stesso. Se sono stupito del risultato? Si. Penso di aver gestito bene il caldo perché ho disputato tante gare in Asia da piccolo", aggiungeva poi scherzando ai giornalisti.

L'umile Ogura ha già entusiasmato colleghi e rivali
 

L'approccio di Ogura all'Aprilia è quindi stato più che positivo sin dall'inizio del campionato, e per l'occasione ha anche potuto sfoggiare la nuova livrea Gulf per un colpo d'occhio niente male, lamentando solo una difficoltà nelle frenate, un qualcosa su cui ammette di dover lavorare più a livello istintivo che tecnico. Alla sua modestia hanno fatto però da contraltare i complimenti da parte del paddock. In primis quella di Davide Brivio che ne aveva definito la performance 'entusiasmante', come anche i complimenti e l'ammirazione da parte dei colleghi di marca Raul Fernandez e di Bezzecchi, e di avversari come Morbidelli che lo ha definito incredibile.

Gli occhi sono quindi puntati sulla seconda chance per mettersi alla prova, il circuito argentino appunto, su cui non si sono svolti test ed in cui non si è corso lo scorso anno. Un tracciato che presenta poco grip e tanta usura della gomma, in cui la gestione sarà un aspetto fondamentale e che nel 2022 regalò grandi soddisfazioni in casa Aprilia con la vittoria di Aleix.

"Non vedo l'ora di andare su un altro circuito, Termas De Rio Hondo è un circuito veloce, quindi sarà divertente girarci - aggiunge il giapponese - non vedo l'ora di proseguire il lavoro con la squadra, siamo sulla buona strada per migliorare molte cose. La chiave sarà iniziare bene al venerdì per arrivare pronti per la gara di domenica, voglio divertirmi e continuare a progredire, ogni fine settimana è una nuova opportunità per scoprire la moto e capire come massimizzare il nostro potenziale", spiegava poi con la consueta umiltà il pilota Trackhouse.

Aldeguer punta in alto, e può contare sull'aiuto di Marc Marquez
 

Le aspettative riposte sulle spalle del pilota giapponese sono quindi alte, ma questo non deve far ignorare gli altri due rookie di questa stagione. Fermin Aldeguer, al netto di un 13° piazzamento sia nella sprint che nella gara lunga, si è già apertamente candidato per il ruolo di rookie dell'anno. La competitivissima GP24 è già di per sé un ottimo biglietto da visita, e se il primo approccio ai test è stato da rodeo, con una impennata che gli ha fatto spaccare il capolino, c'è da intendere che per lo spagnolo i termini dell'approccio alla sua Ducati siano una questione di poco tempo.

Del resto come ammetteva lui stesso, "Ho parlato con Marc di tutto, dallo stile di guida alle gomme. Possiamo parlare, ma alla fine devo essere io a mettere in pratica ciò che ci siamo detti in pista. Posso frenare forte, ma devo ancora capire come sfruttare la gomma posteriore nel giro veloce. Quando ci riuscirò farò un grande passo avanti", rassicurava quindi lo spagnolo, che con dati e consigli di Marc alla mano, potrà quindi contare su di un vantaggio non da poco.

Chantra, un pilota veloce nelle curve lente
 

Terzo dei rookie, e che potrebbe riservare le maggiori sorprese, vi è anche Chantra. E' chiaro, il beniamino di Buriram alla prima prova sulla MotoGP in Thailandia ha faticato molto sulla propria Honda LCR nonostante giocasse in casa, una difficoltà che però non gli ha tolto il suo iconico sorriso. "Un razzo, ho le spalle distrutte, prima di salire in moto ero così nervoso da temere un infarto", aveva candidamente ammesso, ma l'aver condotto i test sullo stesso circuito potrebbe avergli negato il vantaggio dato dalla conoscenza del tracciato. Lucio Cecchinello a proposito del proprio pilota faceva notare che "è bravo nelle curve lente, e può migliorare in quelle veloci", ed essendo il circuito argentino assai vario nel suo layout, questo potrebbe essere un fattore a suo vantaggio per poter dire la sua nella disfida coi giovani colleghi.

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