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MotoGP, Rivola: "Martin non correrà in Argentina, non vogliamo prendere nessun rischio"

"Avevo dato a Jorge il permesso per quel test e non me ne pento, ne aveva bisogno. Ora deve prendersi il suo tempo, preferisco perdere punti e riaverlo al 100% invece di commettere errori"

MotoGP: Rivola:

Nessun si aspettava di vedere iniziare il campionato MotoGP senza il campione del mondo sullo schieramento, tanto meno Massimo Rivola. Se l’infortunio di Martin a Sepang era stato un brutto colpo da incassare, con il secondo in allenamento prima di partire per la Thailandia si rischi il KO. “È il momento di spingere per quello che vogliamo avere, non per quello che non abbiamo” cerca conforto nella saggezza popolare l’ad di Aprilia Racing.

Come hai saputo dell’infortunio di Martin?
Ci eravamo sentiti prima all’ora di pranzo ed era abbastanza positivo. Poi mi ha chiamato la sera e, appena ho sentito il tono della sua voce, ho capito che era caduto. Gli ho detto di pensare solo a se stesso, a tutto il resto avremmo pensato noi.

Come pensi lo stiano influenzando mentalmente questi due infortuni?
Chiaramente oggi è giù di morale, è normale, però è un combattente, un gladiatore. Sono sicuro che sta pensando di correre domani guidando con i denti, ma è il momento di dirgli di prendersi il suo tempo, di non commettere errori. Penseremo al campionato in futuro, ora la priorità è la sua salute. Preferisco perdere dei punti, ma avere un Jorge al 100% al suo ritorno. Anche perché gli altri piloti hanno già fatto 2.500 km nei test e ne faranno altri 600 a ogni GP: Martin li ha persi, pazienza, deve avere una visione a lungo termine”.

Quando vi aspettate di rivedere Martin in pista?
Questa è la domanda principale anche per noi. Sicuramente non correrà nemmeno in Argentina perché le condizioni della sua mano sinistra non sono buone al momento. Come ci ha confermato il dottor Mir, l’operazione è andata bene, questo ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo, ma non dobbiamo pensare al suo ritorno. Lo scafoide è la parte più complicata.”.

Non c’è fretta?
Jorge tornerà solamente quando sarà in piena forma, non vogliamo prendere nessun rischio né fare errori già accaduti in passato. Preferisco guardare alla nuova era di Aprilia con i nostri due piloti a lungo termine piuttosto che a corto termine”.

Stai pensando di proibire ai piloti di allenarsi con certi tipi di moto?
No, perché alla fine loro sanno meglio di noi i loro limiti. Jorge mi aveva detto di questo test il lunedì, prima di partire per la Thailandia il giorno successivo, era solo per verificare la mobilità della mano dopo l’operazione e le condizioni del piede. Era uno shakedown del suo corpo, aveva bisogno di farlo prima di salire su una bestia come la MotoGP. Non mi pento di avergli dato il permesso di fare quel test.

Come cambia ora la stagione di Aprilia?
Abbiamo un Marco Bezzecchi in grandissima forma. Nei test ha fatto un lavoro eccellente e mi aspetto faccia lo stesso anche in questo fine settimana di gara. Penso che Marco abbia acquistato fiducia, sembra trovarsi bene nel team ufficiale e ha fatto un buon lavoro insieme a Savadori, i loro commenti sono molto simili. È esattamente quello che dobbiamo fare ora anche per fare vedere a Jorge quello che troverà quando ritornerà. Come cambia la nostra stagione? Se nell’inverno eravamo partiti molto ambiziosi, ora dovremo rivedere un po’ i piani, ma sappiamo come sono le corse. I bilanci si fanno alla fine.

Pensi che la RS-GP sia cresciuta abbastanza in questo inverno?
Sì e sotto molto punti di vista: motore, elettronica, aerodinamica, telaio. Siamo abbastanza contenti. Anche il team Trackhouse è stato dimezzato, con Raul che ha perso i test di Sepang ed è qui non al 100%. Per quanto abbiamo visto anche da Ogura, la moto è buona e permette anche a un debuttante di fare tempi veloci”.

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