MotoGP, Bezzecchi: “Il dispositivo per facilitare le partenze? Ce l'ha solo Bagnaia”

A Misano sventolava la bandiera spagnola, ma a tenere alto il tricolore ci ha pensato Marco Bezzecchi, protagonista del secondo posto la domenica davanti a Pecco Bagnaia. L’alfiere VR46 arriva in India con molta curiosità, perché si tratta di una sfida inedita per tutti.

C’è quindi grande attesa per questo primo appuntamento sul tracciato del Buddh.

“La pista mi è piaciuta molto - ha esordito -  la pit lane è molto bella e anche paddock. Sul tracciato invece cosa posso dire? è un mix di curve che amo e poi c’è un rettilineo impressionante, credo sia lungo quanto quello del Texas. Non vedo l’ora di salire in sella alla mia Ducatri e iniziare”.

Bezzecchi non dimentica poi il passato con Mahindra.
“Senza Mahindra e l’Academy sarebbe stato difficile arrivare dove sono ora. Mahindra ha avuto il merito di investire sui giovani ed è stata un’ottima scuola. Sono diventato preciso e costante grazie a loro, raggiungendo anche un podio”.

Ovviamente Marco deve fare i conti con il suo fisico, ancora provato dalla caduta di Barcellona.
“La settimana dopo Misano è stata tosta. Durante il weekend ho sollecitato molto la mano e ho un ematoma. Tutto ciò genera dolore, ma sono felice per quanto fatto nell’ultima gara. Sembra che il Buddh richieda una guida meno fisica e probabilmente potrebbe essere un aspetto a nostro favore”.

A Bezz viene poi domandato dell’arrivo di Morbidelli in Pramac.
“Ci sarà più concorrenza e sarà dura, dato che Franco è un lottatore. Al tempo stesso sarà anche divertente”.

Infine una battuta sul dispositivo utilizzato da Bagnaia per le partenze. Si tratta di un dispositivo che aiuta il rilascio della frizione.
“Io purtroppo non ce l’ho, non l’ho ricevuto”.