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MotoGP, Bagnaia: "Marquez in Pramac un bene per lo sport? Lo sarebbe per lui"

Pecco ha scherzato sulle improbabili voci di mercato e anche sul rinnovo di Bezzecchi con VR46: "così quando uno di noi perderà avremo la scusa di non avere la stessa moto"

MotoGP: Bagnaia:

Non c’è niente di meglio che sentire complimenti provenire dai propri avversari e, dopo la gara in Austria, Marquez e Quartararo non hanno avuto problemi a farne a Bagnaia. In questo momento la sua superiorità è innegabile e anche a Barcellona il favorito è lui. “Non mi sento invincibile - ha sorriso a chi gli ha ricordato i recenti commenti dei rivali - Sento che mi sto divertendo e ho un’ottima  intesa con la mia squadra, miglioriamo sempre la nostra situazione anche quando non iniziamo bene. In Austria abbiamo scoperto qualcosa che mi ha aiutato a migliorar molto mia situazione e sono contento”.

La tranquillità che Pecco vice nel suo box è visibile chiaramente anche dall’esterno, tanto che nella conferenza stampa del GP di Catalogna ha usato l’ironia per rispondere a molte domande. Come quando gli si è chiesto se vedere Marc Marquez nel team Pramac sarebbe un bene per lo sport: “questo non lo so, sicuramente lo sarebbe per lui” ha sorriso.

Anche sul rinnovo dell’amico Bezzecchi nel team VR46 ha avuto voglia di scherzare: “avevamo parlato di questa sua scelta e quella che ha fatto è la migliore per entrambi, così se perdiamo abbiamo la scusa di non avere la stessa moto”. Poi il campione del mondo è ritornato serio: “gli avevo consigliato di rimanere nella stessa squadra, come me anche lui ha bisogno bisogno del lato umano e, quando senti bene con il tuo team, anche se hai una moto vecchia ma competitiva puoi lottare per le posizione di vertici. Come aveva fatto Simoncelli quando aveva vinto nel 2008 dopo che gli avevano tolto la moto ufficiale. Per me, Marco ha fatto la cosa giusta per lui”.

Sembra essere questo il segreto del campione della Ducati, sentire il sostegno dei suoi uomini in ogni momento, sapere di potersi fidare ciecamente di loro.

Rispetto lo scorso anno, ho la migliorato mia velocità e la mia consistenza, poi mi sento incredibilmente bene con il team - ha detto - Mi danno sempre quello che chiedo e questo rende più facile il mio lavoro. Anche avere 8 moto in pista aiuta, ma la regione principale è che mi sento alla grande com il team e la moto”.

C’è quindi tutto quello che serve per riuscire a vincere per la prima volta a Barcellona.

È una delle mie piste, mi piace correre qui, anche se non ho mai ottenuto un buon risultato. Il migliore è stato un 6° nel 2020 - ha ricordato Pecco - Lo scorso anno stavo andando bene, ma sono stato sfortunato alla prima curva. Penso che se lavoreremo bene, potrò lottare per stare davanti, come sempre”.

A mettere i bastoni fra le ruote potrebbe essere il meteo, con la pioggia attesa per sabato.

Dipende dalle previsioni, ne ho vista una che parla di 16 mm di pioggia, in quel caso non correremmo. A Silverstone era andata bene sul bagnato, qui non ho mai corso in quelle condizioni e non so cosa aspettarmi”.

Per abituarsi all’acqua, ieri Pecco, insieme a Gigi Dall’Igna, è stato ospite sulla barca che il team New Zeland usa in Coppa America.

La velocità che riescono a raggiungere è incredibile, quando hanno fatto una virata sembrava di essere su una Formula 1 per quanto era forte la spinta laterale , non me lo aspettavo. L’ho anche guidata, ero un po’ spaventato perché il vento era imprevedibile, ma è stato bello” ha raccontato.

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