Al Red Bull Ring Pecco Bagnaia, prima di parlare del fine settimana che lo aspetta, ha voluto ricordare Haruki Noguchi, il pilota giapponese che ha perso la vita in gara sulla pista di Mandalika. “Voglio fare le mie condoglianze alla sua famiglia, è sempre una giornata triste quando un pilota giovane e ambizioso come lui perde la vita” ha detto.
Dopo questo saluto a un collega che non c’è più, il campione del mondo è tornato a concentrarsi sul Gran Premio di Austria che inizierà domani. Inutile dire che questa pista è favorevole sia a lui (ha vinto qui lo scorso anno) sia alla Ducati.
“Sono contento si essere qui, è un bel circuito per me - ha ammesso - La scorsa stagione avevo faticato un po’ a trovare grip al posteriore, ma poi ero riuscito a essere competitivo la domenica. Questa volta, però, non sarà facile: la KTM ha fatto passi in avanti sia in frenata sia in accelerazione, poi c’è l’Aprilia, la moto che è migliorata di più dallo scorso anno. Ci saranno tanti piloti competivi in gara, a partire da quelli delle altre 7 Ducati” ha sorriso.
Bagnaia non ha voluto vendere la pelle dell’orso prima di averlo catturato, ma è innegabile che parta da favorito.
“So perfettamente quale sia il potenziale della Ducati in accelerazione, frenata e rettilineo e la cosa più importante è portare a casa il maggior numero di punti possibili quando c’è una buona occasione - ha sottolineato - Su questa pista abbiamo un vantaggio, forse meno rispetto al passato, quindi se lavoreremo bene potrò giocarmi la vittoria”.
Un giovane pilota della Rookies Cup gli ha poi chiesto se essere il favorito metta pressione.
“Sono in una situazione diversa rispetto allo scorso anno, quando ero all’inseguimento e dovevo vincere - ha spiegato Pecco - Questa stagione è iniziata bene, con due vittorie a Portimao, poi ho commesso degli errori che mi hanno fatto capire che in moto devo divertirmi. L’anno scorso ho imparato come stare calmo e lavorare pensando alla gara, devi capire che a volte non puoi vincere e non è facile, ma devi fare quel passo per migliorare”.
L’ultima battuta è stata sulla regola sulla pressione minima delle gomme, introdotta lo scorso GP a Silverstone.
“Era la prima gara e tutti ci siamo tenuti un po’ di margine, le temperature erano basse, ma è stato comunque difficile stare nei limiti. Vedremo cosa succederà qui, sembra che domenica ci saranno 30° e non sarà per nulla semplice, ma abbiamo l’esperienza per riuscire ad adattarci” ha concluso.