Non si può sempre vincere, ma Bagnaia ha provato il tutto per tutto per riuscirsi. Se ieri, nella sprint race, Martin lo aveva battuto per 2 secondi e 4 decimi in 15 giri, oggi al Sachsenring l’ha spuntata per appena 64 millesimi in 30. Pecco e Jorge hanno fatto gara a sé, sorpassandosi ed emozionando, e con la vittoria dello spagnolo, il vantaggio in classifica dell’italiano si è assottigliato a 16 punti.
Pecco, non hai mai pensato di accontentarti?
“No, perché è qualcosa che non è nella mia indole, infatti sono contento per la gara ma non per il risultato. Ho preso diversi rischi all’ultimo giro, mi ha ricordato la gara di Misano contro Enea, è stato bello e voglio continuare così. Se cambierò atteggiamento, vorrà dire che ci sarà qualcosa che non va”.
Cosa ti spinge a provarci sempre?
“Una vittoria ha sempre un sapore migliore di un 2° posto. Ci ho provato fino alla fine, forse anche troppo e ci siamo toccati. È stata una bella gara, combattutissima e tiratissima, con un bella lotta, gustosa. Sono contento perché arriverò ad Assen con belle sensazioni”.
È così difficile superare al Sachsenring?
“Nel nostro caso c’era una differenza a livello di setting, io e Jorge facevamo linee diverse e non riuscivo a mettermi al suo interno. Ci ho provato alla curva 5 e 6, ma non ci sono riuscito. Alla discesa prendi lo slancio e puoi preparare l’attacco, ma al penultimo giro non l’ho fatto perché Jorge è stato bravo a coprirsi, non mi sono sentito di tirare la staccata alla penultima curva perché eravamo al limite. Anche a Jerez dicevano che non si poteva superare, invece lo avevamo fatto e anche oggi abbiamo dimostrato che se sei veloce ci puoi riuscire. Dietro a Jorge non sentivo nessuna turbolenza, forse ci siamo abituati o siamo migliorati in quel senso, non ho avuto problemi nemmeno per la pressione e la temperatura della gomma anteriore”.
L’anno scorso lottavi con Bastianini, ora con Martin: qual è l’avversario più tosto?
“Iutti conosciamo il potenziale sia di Jorge sia di Enea. Se Bastianini non avesse avuto quell’infortunio a inizio stagione, sarebbe stato con noi”.
Hai qualche rammarico per la tua strategia?
“Quando mi sono messo davanti ho cercato di aprire un gap, ma forse sono stato troppo conservativo con la gomma posteriore posteriore. Quando Jorge si è rimesso in testa ho pensato solo di stargli vicino per avere la possibilità di attaccarlo all’ultimo giro, ma non ho trovato un posto per superarlo. Sono contento perché ho dato il massimo”.
Ieri non sembravi al suo livello, cosa è cambiato oggi?
“Mi mancava supporto dal posteriore, ho fatto delle richieste al team e mi hanno dato quello che volevo. Jorge è molto bravo a fare curvare la moto, per me più difficile con il mio stile di guida, ma sono riuscito migliorare grazie alle modifiche sulla moto”.
È meglio o peggio lottare con un pilota che guida la tua stessa moto?
“Non saprei, ogni volta è diverso e ti devi adattare. L’avevo fatto a Jerez contro le KTM e l’ho fatto oggi contro un pilota che ha uno stile di guida differente dal mio”.
E avere come rivale un pilota di un team satellite?
“Se sarà troppo vicino, chiederò gli ordini di scuderia! (ride). Lottare contro team ufficiale o indipendente è sempre lo stesso. La strategia di Ducati è dare il massimo a tutte le squadre e penso che sia la chiave del nostro successo perché puoi migliorare in continuazione. Ha pro e contro, ma è il modo migliore per progredire”.
Lo hai detto scherzando, ma ora ci sarà chi dirà che vuoi ordini di scuderia...
“Non li volevo lo scorso anno, quando Enea poteva vincere, e non li voglio neppure adesso. Non ho bisogno di aiuti, conosco mio potenziale”.
Il tuo principale avversario per il campionato è Martin?
“In ogni gara mi chiedono chi sia il mio rivale, vedremo cosa succederà. La situazione sta iniziando a delinearsi, Martin ha fatto 3 podi di seguito, lo stesso Zarco, Bezzecchi fatica in qualifica ma in gara c’è, al momento sono loro 3 i più forti. Io sono con loro e devo restarci, ho già commesso diversi errori e ho molti punti in meno di quanti potrei”.
Qui e al Mugello il podio è stato monopolizzato dalle GP23, la nuova moto ha già raggiunto la maturità?
“Bezzecchi con la GP22 ad Assen sarà molto competitivo. In inverno, quando avevo provato la GP23 mi ero sentito subito meglio e stiamo continuando a migliorare. Penso che la nuova moto sia a un livello alto, migliore di quella dello scorso anno. In alcune gare, però, la GP22 potrà essere più competitiva perché lo saranno i piloti che la guidano”.