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MotoGP, Rins: "L’anno scorso ero nella merda, trainer e mental coach mi hanno salvato"

"Ora ho più controllo su me stesso e sulla mia guida, sento di più le gomme. Sicuramente il motore ha aiutato, e grazie a questa miglioria riusciamo a guidare in modo più pulito. Prima eravamo costretti a recuperare in frenata e a centro curva"

MotoGP: Rins:

di Mattia Caimi

Partito dal fondo dello schieramento Alex ha azzeccato la partenza portandosi alla fine del primo giro in decima posizione. Rins dopo i problemi dello scorso anno sta ritrovando consistenza ed oggi si è classificato ai piedi del podio.

Le Suzuki a Portimao hanno sofferto con la gomma anteriore a causa del poco tempo avuto per sistemare il setup, ma, anche grazie alle cadute davanti a lui, Rins è stato protagonista di una bellissima rimonta, in cui ha recuperato 19 posizioni.

Com’è andata oggi?
“É stata una bella gara, praticamente davanti, abbiamo preso un po’ di punti, che è importante. Fino a ieri in pochi avrebbero creduto che potevo fare una buona gara ma ci ho creduto ed eccoci qui. Quando ho provato a sorpassare Aleix la mia gomma anteriore era distrutta - anche Mir ha lamentato problemi con l’anteriore -  e ho cominciato a sentire un grande calo quindi ho preferito restare quarto e pensare in ottica campionato (Alex è primo a pari punti con Quartararo N.d.R.)”.

Cosa è successo nel primo giro?
"Non so cosa ho combinato in partenza. Partire bene è la chiave per recuperare, sinceramente il semaforo era molto lontano e non vedevo molto bene, ma sono riuscito a tenere l’esterno, che è una linea pericolosa spesso c’è chi arriva molto interno e allarga, ad essere veloce”.

Qual'è stata la cosa importante in questo weekend, ieri hai faticato molto: cosa c’è di buono e cosa è andato male?
“Di buono c’è la posizione finale, il mio punto forte. Ieri in pochi avrebbero detto che sarebbe andata così e nessuno mi ha fatto le congratulazioni a fine turno. Sono felice di avere delle belle persone intorno a me. Ora devo capire cosa è andato male venerdì e pensare all prossima gara".

Sei arrivato quarto, l’anno scorso avresti attaccato e rischiato. Sei cambiato?
“Sì, certo. Ora ho più controllo su me stesso e sulla mia guida, sento di più le gomme e ci sono un paio di curve come la 3 e la 8 in cui ero al limite e riuscivo a sentire molto bene l’anteriore che chiudeva. L’anno scorso capire queste cose era più difficile”.

Quando inseguivi Aleix hai pensato di sorpassarlo o solo a portare a casa i punti?
“Prima della partenza sapevamo che l’anteriore avrebbe sofferto, ma non ci aspettavamo così tanto. Durante i sorpassi sentivo che dovevo spingere più del solito e ho provato a gestire la situazione. Gli ultimi 3 -4 giri mi sono concentrato sullo stile di guida e ad essere cauto”.

Hai detto che la tua mentalità è migliorata quest’anno, ma anche il feeling con l’anteriore, come hai dovuto lavorare sul tuo stile di guida per raggiungere questi obiettivi?
“Sicuramente il motore ha aiutato, e grazie a questa miglioria riusciamo a guidare in modo più pulito, sentendo di più la moto. Perdendo molto sul rettilineo eravamo costretti a recuperare in frenata e a centro curva. così riusciamo a usare meglio la moto. Riguardo alla prima parte della domanda abbiamo deciso di lavorare in modo differente in questa stagione, non voglio dire come, ma sono abbastanza felice. Alla fine dell’anno scorso ero veramente nella merda. Con il mio allenatore e il mental coach abbiamo fatto un bel lavoro e ho voglio di continuare così".

Pensi che l’Aprilia a questo punto sia una candidata al titolo
“Certo, al momento è difficile indicare qualcuno come vincitore, ci sono molti piloti veloci e tutte le moto sono competitive, ma di sicuro Aprilia è uno dei costruttori che può aspirare al titolo”

Pensi che dopo questa gara verrai considerato un contendente per il titolo?
“Certo, di sicuro”.

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