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MotoGP, Bastianini: "Ho guardato gli occhi di Nadia, erano gli stessi di Fausto"

"Un orgoglio vincere per lui. È stato un ultimo giro lunghissimo, come quello in cui avevo vinto il Mondiale Moto2, non so ancora decidere quale sia stato migliore"

MotoGP: Bastianini:

Ci sono delle gare perfette, in cui tutte le stelle si allineano, come è successo nel cielo del Qatar per Enea Bastianini e il team Gresini. Insieme hanno iniziato una nuova avventura tra tanti dubbi e difficoltà, ma, quando la bandiera a scacchi è sventolata sul rettilineo della pista di Losail, la gioia ha coperto tutte le altre  emozioni. Sul podio ha abbracciato Nadia, la moglie di Fausto che ha deciso di prendersi sulle spalle la squadra. “L’ho guardata negli occhi ed erano gli stessi occhi di Fausto, c’era la sua motivazione. Poi ho guardato gli occhi di tutti i ragazzi della squadra e brillavano” racconta Enea, ancora scombussolato dopo la vittoria.

Non mi aspettavo di salire sul podio, figurarsi di vincere” ride.

Non ci credevi?
Ero fiducioso ma… non si sa mai. Pol Espargarò è stato incredibile e Brad Binder ha fatto una bella gara. Honda, KTM e Suzuki hanno fatto un passo in avanti rispetto allo scorso anno e ora siamo tutti vicinissimi”.

Hai tremato fino alla bandiera a scacchi?
È stato l’ultimo giro più lungo di tutta la mia carriera, ho provato le stesse sensazioni di Portimao nel 2020, quando avevo vinto il titolo. Non so ancora se sia stata più bella quella volta o questa. Brad era molto vicino e non ho spinto troppo per non prendere rischi. È stato fantastico capire quello che era successo dopo la bandiera a scacchi. Sono orgoglioso di avere vinto per Fausto”.

Un risultato incredibile per te e per la squadra.
Fausto era una persona fantastica e ora c’è Nadia, nel team c’è una clima fantastico. Ogni persona è motivata, come lo sono io, tutto questo ha reso possibile il risultato di oggi”.

Veramente dopo i test non ti aspettavi una gara del genere?
Nell’inverno avevo visto il potenziale della moto e in questo fine settimana ho fatto un altro passo in avanti. Ieri sono stato veloce anche in qualifica e sono partito per la prima volta in prima fila”.

Hai cambiato la gomma posteriore sullo schieramento.
La media era la migliore scelta, l’avevo provata nel warm up e mi era piaciuta, mi dava stabilità mentre con la morbida avevo pompaggi nelle curve lente. A inizio gara non è stato facile perché Pol spingeva tanto ma sapevo che avrei avuto un vantaggio negli ultimi 10 giri come è successo”.

Avevi tutto sotto controllo?
Abbastanza, non sapevo se avrei potuto raggiungere Pol, ma quando ci sono riuscito l’ho superato e lui è andato largo. A quel punto ho potuto chiudere un po’ il gas”.

Pensi che con la GP21 potrai essere competitivo per tutta la stagione?
Non ne ho idea, so solo che ora è la moto che va bene per me. Ho capito dal primo test che aveva potenziale, ma non sono in un team ufficiale e non so se avrò degli aggiornamenti. Al momento sono su una delle migliori moto dello schieramento, senza contare che ho uno dei migliori team alle mie spalle. A Mandalika sono stato veloce, lo stesso a Sepang e a Jerez, io voglio lottare ogni gara per il podio ma a volte sarà difficile”.

Come ci si sente in testa al campionato?
Non sono in una squadra ufficiale, non sono io ad avere pressione ma i piloti con la GP22. Per me non sarebbe un problema, ma per ora non la sento”.

Cosa hai imparato da questa gara?
Non avevo una vera e propria strategia perché non ero mai partito davanti in MotoGP. Nella prima parte di gara ho pensato a salvaguardare le gomme, ho imparato che è quello che bisogna fare. Oggi sono stato il migliore in questo senso, vedremo se potrò continuare così”.

Quanto sei diverso dal pilota che debuttò nel Mondiale 8 anni fa?
Ero molto aggressivo, soprattutto nelle prove libere, e ho lavorato per riuscire a mantenere la calma. Essere nervosi, in qualsiasi sport, non è mai la scelta migliora. La squadra la pensa come me, ho fiducia in tutti loro”.

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