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MotoGP, Rossi: "M1 ufficiale per Morbidelli? Come VR46 la chiediamo da tempo"

"Yamaha, però, ci ha detto di no. Oggi sono migliorato, ma ho avuto problemi all'elettronica in qualifica. So di potere essere più competitivo, farò di tutto per riuscirci"

MotoGP: Rossi:

C’è un timido sorriso sul volto di Valentino ed è più di quanto ci si aspetterebbe dopo un’altra qualifica incolore, terminata con il 17° posto. Certo non bisogna aspettarsi miracoli per domani, ma forse Rossi riuscirà almeno a divertirsi. Per adesso (e lui è il primo a saperlo) non ci sarà il verso di tenere il passo delle altre Yamaha, compresa quella del compagno di squadra Morbidelli, la più vecchia del lotto. Oggi non è stata un limite per Franco, ma anche il Dottore vorrebbe vederlo su una M1 più aggiornata.

È una pilota della VR46 ed è da tantissimo che chiediamo per lui una moto ufficiale, ma Yamaha ci ha detto che è così - spiega Valentino - La meriterebbe, perché guida da paura, ma non saprei cosa fare per fargliela avere. Comunque sta andando bene anche con la sua e penso che domani farà una gran gara”.

Tu cosa ti aspetti invece per domani?
Questa mattina sono riuscito a migliorare un po’, ero a 7 decimi dal primo, ma 15°, c’è un bilanciamento impressionante in MotoGP. Nel pomeriggio ho avuto qualche problema di elettronica e non sono riuscito a dare il massimo, non sono fantastico ma avrei potuto fare un po’ meglio. Ora lavoreremo per sistemare la moto per domani”.

Quali cambiamenti avete fatto sulla tua M1?
Abbiamo provato un setup diverso e ora riesco a entrare in curva più veloce. Il problema è che queste gomme sono molto morbide, soprattutto per quanto riguarda la carcassa, e bisogna usarle in maniera molto dolce, infatti sto lavorando anche sul mio stile di guida”.

Qui non c’è la possibilità di usare la dura al posteriore?
Speravo che funzionasse bene come a Portimao, ma non è così, le sue prestazioni sono troppo lontane da quella della media, è difficile che possa essere una scelta per la gara. Semmai c’è il dubbio sull’anteriore, fra soffice e media”.

Hai sempre gli stessi problemi, stai trovando una direzione da seguire?
Sicuramente questi non sono i risultati che vorrei, mi piacerebbe essere più avanti e così è difficile. Non ho particolari idee, nel senso che non ci sono grandi cose che possiamo fare, ma rimangono delle aree su cui lavorare e dipenderà molto anche da pista a pista. Sicuramente ci proveremo, la stagione è ancora lunga e faremo di tutto per essere più competitivi”.

L’alto livello di competitività non aiuta.
Ci sono tanti piloti giovani e molto veloci, questa mattina per stare nei primi 10 dovevi girare a un decime e mezzo dal più veloce, praticamente dovevi fare la pole (ride). Io so di potere essere più competitivo se riuscirò a migliorare la mia fiducia con la moto”.

Passando a un altro argomento, alcuni piloti si sono lamentati della sicurezza di Jerez. Cosa ne pensi?
Ci sono alcuni punti in cui le vie di fuga non sono sufficienti per e attuali MotoGP, ma vale anche altre piste sono a questo livello. È sempre brutto vedere un pilota andare a sbattere contro le barriere e penso ne abbiano parlato ieri in Safety Commission, è importante migliorare la sicurezza perché le prestazioni delle moto aumentano sempre.

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