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MotoGP, Mir: "Miller mi ha colpito apposta, non ha avuto rispetto"

Le sensazioni del campione del mondo dopo l'incidente in curva 16: "Ci eravamo toccati prima ed io avevo chiesto scusa, lui all'ultima curva mi ha chiaramente guardato e si è voluto scontrare con me"

MotoGP: Mir:

Tralasciando la vittoria di Quartararo e il doppio podio Ducati Pramac con il debuttante Martin in terza posizione, l’avvenimento della seconda gara MotoGP a Losail è certamente stato il contatto in curva 16 tra il campione del mondo Joan Mir e Jack Miller. I due, che si erano già toccati in curva 10, hanno avuto un diverbio sul rettilineo subito dopo l’accaduto e anche a gara finita. Ma cosa è successo veramente in curva 16? A rispondere un arrabbiatissimo Joan Mir che nel dopo gara non ha praticamente voluto commentare la corsa focalizzando l’attenzione sua e di tutti i giornalisti sul contatto con Miller. QUI IL VIDEO DEL CONTATTO

“Io penso che Miller l’abbia fatto apposta, credo sia stato intenzionale ha tuonato il campione del mondo – Tutto è iniziato in curva 10, l’unico punto in cui io l’avrei potuto sorpassare, ho preso la giusta posizione e lui ha deciso di andare largo e ha mantenuto quella traiettoria. Ci siamo un po’ toccati e io ho tirato su la moto, ho fatto una manovra rischiosa ma non sopra i limiti e mi sono subito scusato perché in gara mi piace fare così per ingressi del genere. All’ultima curva sono andato un po’ largo e quando ho guardato ho visto Jack che muoveva la testa come se mi avesse visto, io sono andato il più largo possibile e lui mi è arrivato addosso e ci siamo toccati di nuovo. Potevamo fare un incidente sul rettilineo per questo, è stata una manovra rischiosa e pericolosa”. 

La direzione gara ha investigato sul contatto durante la corsa ma ha deciso di non intervenire. Credo che Jack debba avere una penalità? Farete qualcosa a riguardo?
“Credo che il mio team dovrà capire se ci sarà la possibilità di fare appello o qualcos’altro. Io credo che queste manovre in MotoGP siano al di sopra dei limiti. Se l’ha fatto apposta, come io credo, merita una penalità. Lui ha mosso la testa per guardarmi”. 

Non credi che possa essere stato uno scontro fortuito?
“No, mi è successa la stessa cosa con Aleix Espargarò e non ci siamo toccati perché ci siamo visti. Piloti diversi, esiti diversi, Miller in questa situazione non ha mostrato rispetto”. 

Parlando della gara, chiusa da Mir in settima posizione, è stata una gran lotta con ben 15 moto in meno di 9 secondi. Quanto è stato complicato guidare in un gruppo così folto in una pista come Losail non propriamente favorevole alla Suzuki? 
“È sembrata una gara di Moto3, ed è stata la gara più pazza a cui ho partecipato. Per fortuna andiamo via dal Qatar, non sono contento di questi due fine settimana. Sappiamo tutti quali sono le prestazioni della nostra moto in un circuito come questo sul quale abbiamo corso per due settimane. Tutti sapevano chi era la squadra e la moto da battere ma alla fine hanno vinto le Yamaha. Io penso che abbiamo fatto un buon lavoro”. 

A proposito di Moto3, oggi ha vinto Acosta partendo dalla pit lane. Hai visto la gara?
“Faccio le mie congratulazioni a Pedro Acosta, ha fatto un gran lavoro ed una gara pazzesca, so che avrà un futuro radioso. Gli altri piloti hanno fatto una gara molto lenta e gli hanno dato la possibilità di vincere, saranno arrabbiati”. 

Ora ci saranno dei giorni di riposo, poi Portimao. Come approcci il prossimo impegno?
“Sono stato davvero molto in Qatar, proverò a rilassarmi il più possibile a casa e poi penseremo a Portimao e a tutti i circuiti europei. Qui a Losail non avevamo la moto più veloce, per così dire. Per esempio, dopo il contatto con Miller mi sono ritrovato con due Ducati davanti ed è stato davvero complicato. Abbiamo bisogno di weekend più normali di questo”. 

Rins: "Ho provato a passare le Ducati ma avrei distrutto le gomme"

Una gara più tranquilla, almeno per quanto riguarda i contatti con gli avversari, l’ha avuta Alex Rins che ha chiuso in quarta posizione davanti a Vinales la sua seconda corsa in Qatar. Quali sono le sensazioni dello spagnolo?
“La mia è stata una buona gara, sono stato in grado di gestire bene le gomme e quando ho capito che sarebbe stato impossibile vincere ho studiato un po’ gli altri piloti. All’inizio della corsa ho provato a passare Martin, e se ci fossi riuscito forse sarei anche scappato ma non credo che avrei vinto. Per passarlo stavo spingendo troppo sulle gomme e allora mi sono dovuto fermare perché lui e Zarco mi recuperavano sempre in rettilineo. Sarebbe stato complicato fare di più oggi”. 

Ora si torna in Europa dove lo scorso anno si è corsa la stagione trionfale di Suzuki. La prossima tappa è Portimao, forse non la miglior pista. Quali sono le aspettative?
“Soffriremo in 4-5 gare ma abbiamo una buona moto, e con il motore congelato ci siamo concentrati su dei miglioramenti alla carenatura. Possiamo ancora migliorare in alcune aree come l’abbassamento della moto in rettilineo ma sono contento. A Portimao ho sofferto lo scorso anno ma vedremo se potremmo essere della partita tra qualche settimana. Ci saranno anche tracciati con meno rettilineo prima o poi”. 

I risultati che hai avuto in queste due settimane sono accettabili?
“No, ho lavorato molto questo inverno per fare più punti e finire sul podio ma alla prima gara ho avuto un problema in partenza e oggi è andata così”. 

 


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