Tu sei qui

MotoGP, Lorenzo ribatte a Puig: "Non mi manca coraggio ma fiducia sulla Honda"

"Sono umano, tutto le volte che ho cercato di spingere con la moto sono poi finito a terra. È quindi normale essere insicuri" 

MotoGP: Lorenzo ribatte a Puig: "Non mi manca coraggio ma fiducia sulla Honda"

Jorge Lorenzo arriva all’esame di Misano con tanti dubbi nella mente. Prima di capire quale sarà la sua competitività in sella alla Honda, sarà necessario valutare attentamente il suo stato di salute. Già, perché  l’ultimo GP di Silverstone ha messo il 99 a dura prova, nonostante sia riuscito a portare a termine la gara.

Per il maiorchino la situazione è tutt’altro che semplice. Come se non bastasse, nelle ultime ore ci ha pensato Alberto Puig a mettere pressione allo spagnolo, tanto da dichiarare che il problema di Jorge non è la tecnica, ma il coraggio e la volontà. Proprio su questo tema Lorenzo è stato incalzato.

Queste sono le considerazioni da parte del capo della squadra e le rispetto – ha esordito Jorge – l’unica cosa che posso dire è che ogni volta che ho cercato di spingere con la Honda sono finito a terra, rimediando degli infortuni, soprattutto l’ultimo”.

Jorge entra quindi nel merito della questione.

“Quello di Assen è stato l’infortunio più importante di tutta la mia carriera e questa cosa condiziona tutto il resto. Alla fine sono una persona umana e quando succedono tanti incidenti di fila è ovvio che inizi a essere insicuro sulla moto. Io credo che al momento sono limitato al 70% dall’infortunio e al 30% dalla confidenza con la moto. Dentro di me però la motivazione è sempre alta, dato che sono tanti anni che corro”.

Insomma, lo spagnolo non ha la minima intenzione di darsi per vinto.

Ognuno di noi ha un proprio modo di affrontare determinate situazioni. Nella mia carriera sono finito a terra in diverse occasioni e più volte ho dimostrato di recuperare e tornare in pista per essere più forte di prima. L’ultimo incidente mi ha segnato, però sono di nuovo qua per cercare di ritrovare delle buone sensazioni in sella alla moto, ritrovando quella competitività che avevo prima di Assen”.

L’attenzione si sposta quindi sullo stato di salute di Jorge.

“Mi sento meglio rispetto a quando sono tornato a Silverstone, ma non sono al 100% della forma. Detto sinceramente, non so quanto sarò competitivo con la Honda a Misano, dato che lo scoprirò soltanto venerdì nelle libere”.

Il dispiacere da parte di Lorenzo è grande per tutte queste problematiche con cui doversi confrontare.

“Non è possibile paragonare questa esperienza in Honda con quella in Ducati. Purtroppo, fin dal primo giorno di test con la  Honda, ho faticato dal punto di vista fisico, dato che mi portavo dietro la caduta di Buriram. Come se non bastasse la caduta in inverno ha compromesso i test in Malesia. Dispiace, perché  fino ad oggi non ho mai potuto spingere al massimo con questa moto. Già in MotoGP è difficile essere al 100% quando non sei al top, ora che devo pure fare i conti con il mio stato di salute rende tutto più complicato”.

Lorenzo preferisce quindi essere cauto.

“Non voglio rischiare più di tanto, dato che sto recuperando dall’infortunio, che è il più grave di tutta la mia carriera. Come detto il mio obiettivo è quello di tornare al top della forma e ritrovare la competitività che ho mostrato a Jerez”.

Nel frattempo Marc Marquez è già con la mente al 2020, dal momento che nelle ultime uscite sta provando alcune novità per il prossimo anno.

Prima del test di Misano ho parlato con la squadra e gli ho detto che in questa occasione non avevo il ritmo necessario per provare la nuova moto. Sarebbe stata una decisione affrettata, dato che non ero nelle migliori condizioni. Nel caso in cui fossi stato al 100% della forma di sicuro l’avrei provata”.

L’ultima battuta riguarda invece il suo futuro. Resta infatti viva la voce legata a un suo possibile ritiro.

“Ho un contratto anche per il 2020 e non ho motivo di abbandonare la Honda. Nella vita tutto può succedere, però al momento non ho idea di abbandonare questo team, dato che il mio obiettivo è quello di tornare a essere competitivo”.

Audio raccolto da Matteo Aglio

 

  


Articoli che potrebbero interessarti