Danilo Petrucci è consapevole che la Ducati ufficiale su cui salirà il prossimo anno avrà una sella che scotta. Ad aumentare la temperatura è stato Jorge Lorenzo con le sue ultime prestazioni e, ora, prenderne il posto non sarà un’impresa semplice.
“Sicuramente, dopo le prime tre gare della stagione sostituirlo era un’altra cosa - sorride il ternano di Pramac - Ora invece ha vinto 3 gare e lo ha fatto in maniera decisa”.
Per questo motivo sta cercando di prepararsi al meglio e per farlo sta studiando quello che, al momento, è il miglior pilota sulla Ducati.
“Ho ancora 6 mesi per imparare e posso farlo con meno pressione di quanta ne avrò il prossimo anno - spiega Danilo - Non dimentico che sono a pochi punti da Vinales in classifica e non so quanti qualche mese fa avrebbero scommesso sul fatto che potessi giocarmi il 5° posto in campionato. Voglio fare bene, ma allo stesso tempo prendermela con calma per capire gli ultimi dettagli”.
Per questo motivo i dati di Lorenzo sono particolarmente importanti.
“Lo studio per capire come andare più forte - ammette Petrucci - Il problema è che a volte si fa fatica a comprendere come faccia a fare determinate cose. È indubbio che a volte riesca a fare la differenza, ma neppure i dati dicono come. È questione di dettagli, per esempio lui riesce a fermare la moto in pochissimo spazio, magari solo due metri prima, ma ti permettono di essere più veloce. Credo che sia quello che succedeva anche in Yamaha quando dominava”.
Quindi a Petrucci serve un ‘corso accelerato’ per eliminare le ultime imperfezioni.
“Posso ancora prendermi un po’ di tempo per capire, ma questo non significa che non tenga a questo campionato - sottolinea - Questa è la mia migliore stagione da quando corre in MotoGP, l’anno scorso sono riuscito a sfruttare un paio di occasioni sul bagnato, ma ora sono più costante e so che il prossimo anno servirà qualcosa di più”.
Prima bisogna pensare al presente e Silverstone è una pista che risveglia dolci ricordi in Danilo.
“Qui ho fatto il mio primo podio, ma l’anno scorso era stata una gara difficile, lontano dai primi - dice - Per me sarà un esame, come i GP di Brno e dell’Austria. Il nuovo asfalto dovrebbe avere eliminato le buche, che per erano un problema, e allo stesso tempo le temperature più basse dovrebbero attenuare i problemi di consumo di gomme. Allo stesso tempo potrei sfruttare il meteo incerto per puntare a qualcosa di più, non dico che desidero l’acqua ma di certo non la temo”.
Magari potrebbe arrivare la terza vittoria consecutiva per la Ducati.
“Tutto è possibile, ma è difficile dirlo ora - spiega Danilo - L’anno scorso Dovizioso fece un capolavoro, ma ora si parte al buio. C’è un nuovo asfalto, tante gomme da provare e poco tempo per farlo, si corre il rischio di non farcela. Senza dimenticare l’accesso alle Q2, con un meteo incerto ogni turno potrebbe essere decisivo per riuscirci”.