English
Italiano
Pur di essere in pista hanno stretto i denti, andando oltre il dolore. È il caso di Dani Pedrosa, autore di un memorabile settimo posto al COTA a distanza di due settimane dalla frattura al polso in Argentina. Non da meno Jack Miller. All’indomani della gara a stelle e strisce, l’australiano ha fatto sapere sul suo personale blog di aver disputato il round texano con una clavicola fratturata ed una spalla infortunata. Tutto colpa di un incidente rimediato con la mountain bike prima del weekend.
Jack ha spiegato quanto accaduto: “Mi aspettavo di più dal recente fine settimana – ha ammesso – abbiamo faticato con l’assetto, inoltre ho dovuto fare i conti con infortunio alla spalla, di conseguenza non ero al massimo della forma”. Nessuno era a conoscenza delle sue condizioni di salute: “Non ho detto nulla durante il weekend, ma ora che la gara è terminata posso dire che non è stato il massimo – ha commentato il pilota - ero in California ad allenarmi con la mountain bike e sono finito a terra”.
Il pilota entra poi nel dettaglio: “Per recuperare ho solo bisogno di riposo – ha svelato – purtroppo ho avuto anche un piccolo problema muscolare ed uno strappo alla cuffia rotatoria della spalla destra , così come una frattura alla clavicola”. Miller ha saputo però andare oltre, agganciando un prezioso nono posto, mettendo dietro le GP18 di Lorenzo e Petrucci.
Non è la prima volta che i piloti devono portarsi poi in pista incidenti rimediati in allenamento. È stato il caso di Johnny Rea, ma anche di Valentino Rossi e Marc Marquez, giusto per fare qualche nome. A tal proposito Jack non nasconde i rischi “A volte il tempo che trascorre tra una corsa e l’altra può essere più pericoloso dei fine settimana di gara”.
Non ci resta che aspettarlo al 100% per la tappa di Jerez tra quindici giorni.
