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MotoGP, Bezzecchi: “Le ultime evoluzioni sull'Aprilia 2025 mi hanno convinto”

“Ho preferito subito la moto aggiornata. Con la RS-GP ho ritrovato efficacia in frenata, una qualità che avevo perso lo scorso anno. Guido già in modo naturale, ma c'è lavoro da fare”

MotoGP: Bezzecchi: “Le ultime evoluzioni sull'Aprilia 2025 mi hanno convinto”

A Sepang è andata in scelna la prima giornata di test del nuovo anno. Un mercoledì non certo facile per Aprilia, che ha dovuto fare i conti con gli incidenti di Martin e Fernandez, quest’ultimo dovrà essere operato. Sta di fatto che a portare avanti il lavoro per la Casa di Noale ci ha pensato Marco Bezzecchi. Da parte sua c’è fiducia per il lavoro svolto. “È stata una buona mattinata – ha esordito parlando con la stampa durante la pausa pranzo - siamo partiti con la moto di Barcellona per poi passare a quella nuova, in modo da capire tutto.  Alla fine quest’ultima mi è piaciuta di più e in seguito abbiamo continuato a lavorare su quella. Al momento siamo un po’ indietro, perché ci sono tante cose da provare. La moto mi dà comunque delle belle sensazioni, soprattutto all’anteriore, consapevole che ci sono delle cose a cui devo adattarmi”.

Quanto è grande lo step rispetto all’Aprilia di Barcellona
Penso sia un piccolo passo avanti, ma è ancora presto per dire di più. Personalmente mi sono trovato bene, infatti tutte le cose provate erano migliori. Ho però bisogno di tempo per valutare e capire cosa tenere o meno”.

Cosa cambia rispetto alla Ducati GP23 della scorsa stagione?
Questa moto gira molto di più rispetto a quella dello scorso anno. Di sicuro dobbiamo risolvere qualche problema sul posteriore, si muove molto, l'avevo avvertivo già al Montmelò. Penso però sia un mix tra gomme ed elettronica, anche se non ho l’esperienza per fare un bilancio in merito”.

Qual è invece l’aspetto che più ti ha colpito?
In frenata mi sono trovato bene, infatti mi sono sentito forte, dato che lo scorso anno avevo perso questa qualità. Ovviamente dobbiamo lavorare in altre parti, come ad esempio aerodinamica ed elettronica”.

Il motore invece è promosso, giusto?
“Gli italiani sono bravi con il motore (sorride)”.

Marco, come ti spieghi tutte queste cadute?
“Sinceramente non saprei. Qua non abbiamo molte gomme soft al posteriore e io ho usato solo la media al mattino, che è uno pneumatico abbastanza difficile per il grip che troviamo. Non so quindi a cosa siano dovuti gli incidenti degli altri piloti, anche perché il grip della pista è buono”.

Hai avuto aggiornamenti in merito a quanto accaduto a Martin?
“Sinceramente non saprei qual è il quadro e il motivo della caduta. Aspettiamo Jorge, sperando non sia nulla di grave”.

Che effetto fa invece entrare nel box e vedere tutta quella schiera di ingegneri e meccanici lì per te?
“È bello, molto bello. Fa strano vedere addirittura tre moto. Speriamo che le moto diventino due, dato che una l’abbiamo messa da parte. Ho visto gran voglia da parte di tutti e c’è una bell’aria. Ancora non sono abituato, ma spero di farlo presto”.

L'adattamento all'Aprilia arrivando dalla Ducati è lungo?
“Sicuramente c’è una fase di adattamento da fare. La moto offre delle belle sensazioni, di conseguenza riesco a guidare in modo naturale. Ovvio che poi, guardando i dati, capisco cosa facevano gli altri piloti Aprilia lo scorso anno o Fernandez, che ha più esperienza su questa moto. Di sicuro ci sarà da lavorare, ma sono qua apposta. Facciamo infatti dei run veloci in modo da provare tutto”.

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