Sebbene il distacco dalla Ducati abbia toccato l’impressionante quota di 395 punti Brad Binder si è detto convinto che la KTM non abbia bisogno di una rivoluzione per essere competitiva e lottare alla pari con la squadra italiana.
In prospettiva 2025 secondo il sudafricano ci sarebbe infatti soltanto una cosa da fare. “Dobbiamo innanzitutto comprendere la moto e solo successivamente potremo cominciare a migliorare le aree in cui manchiamo. Non si tratta, quindi, necessariamente di un grande passo avanti, ma di qualche progresso in frenata, in curva e nel grip. Questo è l’unico modo per poter fare la differenza”, la ricetta del 29enne che nemmeno vuole pensare alla crisi finanziaria del marchio.
“Per diverse ragioni quest’anno abbiamo dovuto cambiare il bilanciamento della RC16 e questo ha creato delle criticità perché operando nelle finestre consuete non abbiamo noto alcuna differenza, per cui abbiamo dovuto adottare un approccio più radicale che ci ha portato via del tempo. Solamente sul finire del campionato siamo riusciti a trovare un po’ di più la quadra – ha affermato imputando le difficoltà anche alla rinnovata gomma posteriore sviluppata dalla Michelin.
“E’ difficile da dire, ma immagino che i problemi siano stati causati anche dal nuovo pneumatico che offre più aderenza. Non avendo fatto una comparazione diretta con la soluzione 2023 non se ne può però avere la certezza. Non si può metterci la mano sul fuoco in quando si ritorna su una pista si è arrugginiti e tutto sembra diverso”, ha concluso attento a non puntare il dito contro il fornitore francese.