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SBK, Baz: “Non ho fatto nulla di male a Mandalika, ma non incolpo nemmeno Lowes”

Loris torna a parlare dell’incidente nella Superpole Race: “Sono cose che capitano, ma sono più arrabbiato con i commissari che con Alex. Il tracciato qui è sempre molto sporco e non è bello correre su una pista dove le moto non girano da mesi”

SBK: Baz: “Non ho fatto nulla di male a Mandalika, ma non incolpo nemmeno Lowes”

Ha sollevato diverse discussioni e polemiche l’incidente nella Superpole Race di Mandalika, che ha avuto per protagonisti Alex Lowes e Loris Baz. Un contatto di gara sia per il britannico che per il francese, che a pochi giorni dall’accaduto è intervenuto in difesa dell’alfiere Kawasaki, raccontando la sua versione dei fatti.

“Smettetela di postare me**a su Alex Lowes! Sono cose che capitano e con lui va tutto bene! Sono più arrabbiato con i commissari che non hanno chiamato la direzione gara, quando entrambi abbiamo detto loro che c'era dell’olio in pista dopo il primo incidente! Per fortuna nessun dramma! Tornerò presto” ha twittato Baz, che nel contatto ha riportato la frattura di tibia e perone della gamba destra e la rottura di un legamento.

La dinamica dell’incidente secondo Loris Baz

L’episodio citato non è stato infatti il primo incidente avvenuto tra i due piloti nel corso della gara sprint. Subito all’inizio della contesa, Lowes ha perso il controllo della sua Ninja in ingresso di Curva 2, dopo un contatto con Petrucci, colpendo la BMW del transalpino, finita a terra insieme alla Kawasaki del britannico. Un incidente senza alcuna conseguenza, a cui ha fatto seguito un nuovo contatto alla ripartenza, durante un tentativo di sorpasso di Alex ai danni del francese.

“Al secondo giro, ho sentito un forte impatto sulla gamba in Curva 10. Alex stava cercando di superarmi e mi è venuto addosso. Ho sentito subito che c'era qualcosa che non andava e che avevo qualcosa di rotto. Sono ritornato al box ed è stato molto doloroso”, ha raccontato a fine gara il pilota del team Bonovo Action.

Baz non cerca colpevoli, ma è convinto che le cause dell’incidente siano da ricercarsi nelle condizioni dell’asfalto di Mandalika, che ha causato più di una caduta nel corso del weekend: “Non ho fatto nulla di male con la gamba. Il 90% dei piloti lo fa da molti anni. Al tempo stesso non incolpo Alex. Lasciate che vi spieghi perché è successo: la pista qui e in Argentina è sempre molto sporca quando arriviamo. Questo significa che la puliamo man mano che giriamo. Percorriamo sempre la stessa traiettoria però, quindi solo una linea larga al massimo 1 metro (come si può vedere nelle foto) è pulita e ha grip”, ha analizzato il 30enne sui social. 

Quando cerchiamo di sorpassare qualcuno di solito diamo sempre abbastanza spazio per la sicurezza, soprattutto all'inizio della manovra. Ma in questa situazione non si può, perché se si lascia spazio si va sulla parte sporca e si finisce per andare dritti o per cadere - ha continuato il francese - L'altra opzione è quella di provare a mettere due moto in 80 cm di spazio... è per questo che abbiamo visto il mio incidente e anche molti altri, come la caduta di Rinaldi alla Curva 1 di Gara 1! Anche l'incidente alla prima partenza della Superpole Race, in cui ero già stato buttato fuori da Alex in seguito al suo contatto con Danilo, è stato per lo stesso motivo. Non c'è l'1% di margine di errore alla Curva 2 con venti moto in arrivo. Non è compito mio dire quali sono le opzioni, ma tutti i piloti concordano sul fatto che non è bello correre su una pista dove non girano moto da mesi!”.


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