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MotoGP, Il manager di Quartararo: "Tutto aperto per il 2023, già due offerte"

Mahé non è esclude che Fabio possa lasciare la Yamaha: "è contento, ma le prestazioni sono merito più suo che della moto". E su Marquez: "è stato perfetto, non è debole psicologicamente"

MotoGP: Il manager di Quartararo:

Il 2021 non è ancora finito e c’è già chi pensa al 2023. Sul mercato MotoGP, negli ultimi anni, si gioca molto in anticipo ed Éric Mahé, il manager di Quartararo, ha già iniziato a farlo. Fabio è il pilota del momento e chi lo gestisce sa che bisogna battere il ferro finché è caldo. Il francese, che a Misano la prossima settimana potrebbe laurearsi campione del mondo, è quindi ufficialmente sul mercato.

"Fabio andrà dove sarà meglio per lui e, a oggi, tutto è aperto - ha dichiarato Mahé ad AutoHebdo - Per il momento non c’è nulla di chiaro per il 2023. Naturalmente Fabio è contento delle sue prestazioni, ma bisogna guardare più nel dettaglio perché è più merito di Fabio e che del suo pacchetto”.

Il discorso sembra chiaro: Quartararo serve alla Yamaha, non il contrario.

La tendenza è quella di firmare un anno o un anno e mezzo in anticipo. Se ci sono prospettive chiare, allora bisogna andare avanti. Ma la strategia principale è di non avere fretta, quindi vedremo cosa succederà - ha continuato il manager - Siamo stati contattati da due squadre e mezzo: due sono approcci reali, l’altro non sembra niente di serio... Valuteremo il tutto a tempo debito con serenità. Fabio è giovane, ha il futuro davanti a sé".

Adesso la parola spetta alla Yamaha, che certamente non vorrà lasciarsi scappare il pilota che è a un passo da riportare il titolo a Iwata. Inoltre il prossimo anno Quartararo sarà ancora sulla M1 e c’è una stagione da preparare.

Per quanto riguarda i principali contendenti al titolo per il 2022, Mahé ha le idee chiare: “vedo Fabio, Marquez, Bagnaia e aggiungerei Martin. Anche la coppia Fernandez-Gardner sarà molto interessante: talento naturale per Raul e aggressività per Remy”.

Il manager ha anche parlato del ritorno di Marquez dopo l’infortunio.

"Per me, Marquez è stato perfetto. Ha vinto due gare - la sua opinione - Sappiamo che è ancora debole fisicamente e non sappiamo se lo rimarrà o no. Le conseguenze psicologiche di questo periodo sono molto difficili da valutare. Alcune persone, come Kevin Schwantz, pensano che sarà segnato per sempre. Sì, lo sarà nel corpo, ma non nella sua testa. È caduto 20 volte quest'anno e ogni volta è risalito sulla moto. Considerando il suo pesante incidente ad Assen, se fosse stato psicologicamente segnato, avrebbe detto ai giapponesi "vado a casa". Non ha l'atteggiamento di un pilota debole psicologicamente, ma piuttosto quello di un pilota che non è completamente guarito. Allo stesso tempo, gli altri hanno fatto progressi in sua assenza. Personalmente, non credo che tornerà a dominare come prima, ma penso che potrà tornare a un livello che gli permetterà di giocarsi il titolo l'anno prossimo a seconda, naturalmente, del pacchetto che avrà”.

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