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MotoGP, Rossi: "Andare d'accordo con Marquez? Ci vorranno 20 o 30 anni ancora"

Valentino ha parlato dei rivali della sua carriera: "Stoner era imbattibile dal punto di vista del talento puro ed ho imparato da Barros come frenare forte"

MotoGP: Rossi: "Andare d'accordo con Marquez? Ci vorranno 20 o 30 anni ancora"

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Valentino Rossi e tutti i rivali affrontati nella sua carriera in top class. Una lista davvero lunghissima, che conta per 175 piloti e che BT Sport gli ha mostrato a Silverstone prima del Gran Premio di Gran Bretagna. Rossi ha letto la lista, raccontando qualche episodio riguardo alcuni di questi rivali ed anche quali siano stati i più forti e duri da affrontare e magari battere. 

C'è tutto il firmamento della MotoGP,  ci sono le stelle della 500 e tutti i rivali che hanno accompagnato Rossi lungo la sua carriera che ormai volge al termine dopo l'annuncio relativo al suo ritiro a fine 2021. QUI potete vedere il video dell'intervista di BT Sport.

"John McGuinness! Grande, sono sempre in contatto con lui. Il TT è molto simile alla Panoramica, vicino Tavullia. Tutti noi abbiamo imparato a guidare e correre lì, ma non è una pista. Si tratta di una strada normalmente aperta al traffico, ma è abbastanza simile al TT. Ma non voglio correre contro McGuinness al TT, lui è troppo veloce".

Scorrendo i nomi, Valentino si sofferma su quello di Alex Barros 
"Mi fa piacere parlare di Alex Barros, che è uno dei piloti da cui ho imparato come frenare ed entrare in curva. Lui era davvero molto veloce. Colin Edwards è un ragazzo simpaticissimo anche fuori dalle piste, mi sono sempre divertito con lui. Poi c’è Nicky Hayden. Un vero peccato quello che gli è accaduto, era davvero un bravo ragazzo. Poi vedo qui Anthony Gobert…mamma mia. The Go Show. Mi è capitato di fare una festa con lui a Rio. E’ stato davvero difficilissimo restargli in scia, ma molto divertente. E’ un ragazzo simpatico".

Si passa poi ai rivali della MotoGP moderna, con Stoner e Lorenzo. 
"Casey Stoner è stato uno dei piloti più talentuosi e difficili da battere, perché per me dal punto di vista del telanto puro era imbattibile. Anche Lorenzo lo era. Non mi meritavo un compagno di team come Lorenzo in Yamaha dopo quello che avevo fatto per la Yamaha. Magari me ne potevano dare uno un po’ più lento".

Quando tra i nomi spunta quello di Simoncelli, si vede nitidamente l'emozione affiorare sul volto di Valentino. 
"Poi c’è il SIC, Marco. Un vero disastro, anche il modo in cui è successo tutto. E’ stato un grandissimo peccato".

Si arriva ovviamente a Marc Marquez e sembra che la pace sia ancora lontana tra i due. 
"Marc è un grande rivale ed è davvero veloce, uno dei migliori. Ma con lui non mi sento molto a mio agio in pista, difficile da battere. Quanto ci vorrà per andare d’accordo? Penso un 20 o 30 anni ancora". 

Ci sono poi i giovani della VR46 Riders Academy, che raccoglieranno l'eredità di Valentino.
"Sono molto orgoglioso di questo, perché a fine stagione quando avrò finito sarà come se una parte di me resterà qui. Loro adesso sono dei veri atleti, per come vivono la giornata. E questo cambia molto le cose anche quando sono in moto, perché vanno più forte, sono migliori". 

Siparietto finale quando viene svelato il nome dell'unico pilota mai battuto da Rossi in gara.
"L’unico pilota che non ho mai battuto in gara è qui? Più che possibile, quest’anno sono sempre dietro! Chi può essere? Martìn? Quartararo no, perché in passato l’ho battuto. E’ Gerloff? Ma dai, sono più rilassato, ha fatto una sola gara e poi io ero davanti ad Assen prima di cadere!".

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