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MotoGP, Marc Marquez: “Guido la Honda a scatti, come se fossi Robocop”

“Non riesco a essere fluido, nelle curve a sinistra sono forte, in quelle a destra faccio fatica.  Qua ci sono tante staccate e bisogna spingere molto. Quando arrivo lungo lascio andare la moto”

MotoGP: Marc Marquez: “Guido la Honda a scatti, come se fossi Robocop”

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La vera sfida è quella con se stesso e il suo fisico. Lo sa bene Marc Marquez e lui non ci gira troppo attorno, tanto che il 16° crono a fine giornata, a un secondo dalla vetta, lascia per certi versi il tempo che trova. D’altronde la sua priorità è quella di gestire le energie, evitando di sprecarle inutilmente in vista del weekend.

Al termine del venerdì lo spagnolo è infatti chiamato a rincorrere, anche se il suo obiettivo è aspettare il sabato, con l’obiettivo di cambiare passo per avvicinarsi ai migliori.

“In questo momento sono focalizzato sul mio fisico e la posizione in sella alla moto – ha esordito – quella di Jerez è una pista diversa da Portimao e il mio approccio è stato differente. Nelle FP1 mi sono trovato bene, mentre al pomeriggio non ho guidato come sempre. Ho infatti avvertito una sorta di mancanza di forza nei muscoli”.

Marc entra quindi nel dettaglio.
“Qua ci sono tante staccate e bisogna spingere molto la moto. Nelle curve a sinistra sono forte, in quelle a destra faccio fatica, tanto che guido la Honda a scatti, come se fossi Robocop. Non riesco a essere fluido e quando arrivo lungo lascio andare la moto, evitando magari di tenerla e chiudere comunque la curva”.

Per quanto sta facendo non si può fare altro che ammirare il 93, che non ha la minima intenzione di gettare la spugna.
“I problemi derivano dalla mia posizione in sella alla moto. In alcuni punti mi sento in forma come sempre, mentre in altri no. La priorità è quella di salvaguardare le energie in vista del weekend, evitando di sprecarle inutilmente. Di questo ne ho parlato con tutto il team, così come con Alberto Puig, che purtroppo non è qua con noi”.   

L’attenzione di Marc torna però alla pista.
“Nelle curve a sinistra sono il pilota più veloce tra quelli della Honda e questo aspetto mi regala fiducia, tanto che il T1 resta senza dubbio il mio punto forte. Lo scorso anno sono caduto alla curva 3, ma in quella curva riesco comunque a essere veloce. Ovvio che passarci al primo giro stamani è stato particolare, ma poi è diventato tutto normale, non ho paura”.

La sua mente è ora proiettata al sabato.
 “Oggi avevo in programma di provare alcune cose e domani abbiamo un altro piano. Lavoriamo in relazione a quelle che sono le mie condizioni fisiche e ovviamente al lavoro che c’è da fare. Magari esco dal box, faccio 4-5 giri, e poi rientro. Il tutto per salvaguardare le energie e non sprecarle. A parte ciò, posso comunque dire che oggi pomeriggio mi sento meglio in confronto a dopo le FP2 di Portimao. Domani è un altro giorno e cercherò di fare più giri, arrivando preparato a domenica”.

Per quanto riguarda infine il punto di vista fisico, l’ultima considerazione riguarda il gomito.
“La posizione del gomito non è quella di sempre, ma se voglio lo uso. Durante ogni uscita mi focalizzo molto sulla posizione in sella alla moto, dato che è da lì che provengono gran parte dei miei problemi”.  

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