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MotoGP, Uccio: “Bagnaia e Morbidelli correranno senza guardare in faccia a Vale”

“Ognuno farà la propria strada ma con rispetto reciproco. Marini? È uno che studia da grande, ma forse dovrebbe rubare a Rossi la serenità nell’affrontare le gare”

MotoGP: Uccio: “Bagnaia e Morbidelli correranno senza guardare in faccia a Vale”

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È la persona che li segue passo dopo passo, non solo in pista, ma anche a Tavullia. Stiamo parlando di Alessio Salucci, l’inseparabile amico di Valentino Rossi, responsabile del progetto legato alla VR46 Riders Academy. C’era anche lui in occasione della presentazione dello Sky Racing Team VR46, che a Milano ha ufficialmente aperto l’assalto al 2019.

L’ultima stagione ha regalato non poche gioie alla VR46 con Franco Morbidelli promosso in Yamaha e Pecco Bagnaia protagonista del salto in Pramac con tanto di titolo iridato nella classe intermedia. Adesso i due si ritroveranno sul proprio cammino il Dottore.  

“Pecco e Franco non guarderanno certo in faccia Vale, dato che ognuno seguirà la propria strada – ha esordito Salucci - ovviamente gli chiederemo di avere il rispetto in pista, magari evitando a entrate azzardate o inutili. Quando abbiamo formato l’Academy pensavamo che sarebbe arrivata questa situazione, però allo stesso tempo è utile, perché significa che abbiamo lavorato bene e siamo cresciuti”.

Dopo il 2018 adesso l’asticella si alza ulteriormente.

“Ogni stagione è tosta e bisogna subito avere la chiave giusta di lettura, cercando di mettere i piloti nella condizioni migliore. Serve infatti leggere il Mondiale fin dall’inizio per imboccare la giusta direzione”.

Marini raccogliere il testimone di Bagnaia nella caccia al titolo. Cosa bisogna aspettarsi?

“Io sinceramente non avevo mai pensato all’eredità del Mondiale. Luca arriva a questo Campionato dopo un intervento importante alla spalla. Il suo è stato un inverno anomalo, da convalescente, dato che non è ancora salito in moto. Tra l’altro dobbiamo vedere se parteciperà o meno al test di Jerez, vista la sua condizione di salute”.

Marini avrà molti riflettori puntati addosso.

Luca è un ragazzo nato con la pressione, dato che è il fratello di Valentino. Lui però ha sempre avuto la capacità di affrontarle nel modo migliore e credo che tutto ciò sia evidente”.

Rimanendo in Moto 2, non possiamo scordarci di Bulega, reduce da un 2018 travagliato.

Nicolò è un talento fantastico, che ancora non ha espresso il 100% del proprio talento per vari motivi. Purtroppo lo scorso anno faceva fatica a stare in carena alla moto e quindi credo che possa adattarsi alla Moto2. Oltre a questo dovrà fare tanto lavoro a casa, consapevole che arriva nel team campione del mondo. Sono convinto che lui sfrutterà questa occasione, anche perché credo gli si sia accesa la luce”.

Passiamo un attimo alla minima cilindrata. Come mai l’Italia non vince il titolo dal 2004?

“Questa è una bella domanda e faccio fatica a trovare una risposta. Speriamo di sfatare questo tabù con Foggia o Celestino, dato che ogni anno salta sempre fuori qualcuno che rovina la festa”.

Il 4 febbraio verrà svelata la Yamaha. È interista come ha detto Rossi?

“L’ho vista dalle foto ed è abbastanza interista. È una moto bella, ma serve che vada forte, perché alla fine è l’unica cosa che conta”.

Intanto il 6 inizieranno i Rossi. In più occasione Rossi ha detto di sentirmi particolarmente forte dal punto di vista fisico.

“Affronteremo i test con la fame di sempre. L’anno scorso la Yamaha è stata veloce con Vinales poi sono emersi alcuni problemi. Vale comunque è davvero carico, la squadra ha fatto un grande lavoro e so che sarà veloce la M1".

Rossi e Marini, oltre ad essere fratelli, hanno in comune la rincorsa al titolo. Fossi in loro, cosa ruberesti all’uno e all'altro.

“Sono davvero molto uguali nel proprio lavoro. Forse Luca dovrebbe rubare a  Vale il modo sereno e disteso di affrontare le gare. Mentre Vale catturare la meticolosità nel lavoro che mostra Marini. Con questo non voglio dire che Rossi non guardi al dettaglio, semplicemente che Luca per l’età che ha studia già da grande”.

Un’ultima battuta: nel box Yamaha hai condiviso molti anni con Lorenzo. Come lo vedi adesso con Marquez?

 “Sinceramente non saprei”.

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