Il 2024 lo ha chiuso in top 5 battendo, anche se per appena due lunghezze, il giovane compagno di squadra Pedro Acosta. A dispetto di una classifica generale tutto sommato positiva Brad Binder ha tanto da recriminare tra le difficoltà avute in qualifica e le molteplici cadute che lo hanno portato a guadagnare 78 punti in meno rispetto al 2023.
Parlando a Crashnet il sudafricano ha ammesso di aver deluso innanzitutto sé stesso. “Come squadra ci si attendeva di più da questa stagione ed invece abbiamo faticato più di quanto avremmo voluto. Nessuno di noi è felice, ma tutti in fabbrica e in pista hanno dato il massimo e questo mi ha dato morale. Adesso ho la sensazione che non staremo a lungo in questa posizione”, ha affermato con un auspicio.
E pensare che in Qatar era salito sul podio, ma come spesso si dice, una rondine non fa primavera. “In quell’occasione le Ducati avevano accusato parecchio chattering, per cui io riuscivo a recuperare in due o tre curve. Sicuramente quell’ aspetto ci era stato di grande aiuto, poi però negli eventi successivi loro hanno fatto dei passi avanti - ha dovuto riconoscere prima di fare il mea culpa - Personalmente sono finito in terra di frequente, ho faticato e addirittura a Le Mans mi sono qualificato ultimo. E’ stata un’annata densa di sfide, per cui, alla luce di quanto mi è successo quinto è oltre le aspettative. Comunque non siamo stati gli unici in crisi, anche altri hanno dovuto lottare più di quanto previsto”.
Le nuova gomma portata da Michelin non ha giocato a favore di KTM. “Ci stiamo ancora lavorando,ma dovremmo aver trovato il modo per farla funzionare meglio. In ogni caso adesso ciò che conta è capire come essere più veloci e in questo senso proveremo qualcosa in termini di downforce - ha proseguito nella sua analisi dei punti della RC16 - Abbiamo perso qualcosa anche sul fronte della velocità a metà curva. Anche qui dovremo lavorarci, ma ci vorrà tempo perché sono cose complesse che non si sistemano immediatamente”, ha quindi concluso mettendo le mani avanti.