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SBK, Rinaldi: "Bisogna sapere leggere i test, Bautista e Rea restano i migliori"

"Ho lavorato soprattutto in ottica gara, è fondamentale per raggiungere Alvaro, Johnny e Toprak. Il bio-carburante? L'ho provato, è questione di adattare l'elettronica"

SBK: Rinaldi:

Stessa moto, nuovi colori: Michael Rinaldi passando dal team ufficiale a quello Motocorsa ha fatto un passo indietro per riuscire a farne due in avanti e, al termine dei primi test a Jerez, è contento della sua nuova casa. Non ha cercato la sfida con il cronometro a tutti i costi, ma di costruire una base solida per rendere al meglio in gara.

Sono molto contento di questi test, sono andato bene, soprattutto sul passo gara, credo sia stato il più veloce ed è importante - non nasconde la sua soddisfazione - Sono stato primo per quasi tutto il secondo giorno, poi la maggior parte dei piloti ha messo la gomma da qualifica e i tempi sono schizzati, sono rimasto impressionato dal 1’38”4 di Gardner, ma anche Iannone e Bulega sono stati veloci. Io mi sono concentrato su un altro tipo di lavoro e ho fatto il mio miglior tempo con una gomma da gara”.

Hai provato il nuovo carburante sostenibile?
Sì, penso di essere stato l’unico pilota Ducati a farlo e bisogna sistemarsi perché, come abbiamo già visto nel rally, all’inizio non è facile fare girare bene il motore con questo nuovo combustibile. Alla fine siamo andati bene, avevo solo qualche noia all’inizio in uscita di curva, come se la moto non fosse carburata, ma abbiamo sistemato il problema nel corso della giornata. L’elettronica deve sposare questo nuovo carburante”.

Avevi altre novità?
Ho provato il forcellone che utilizza Petrucci, non l’avevo mai fatto e ha degli aspetti positivi, lo userò anche a Portimao. Infine ho fatto una comparativa con le due moto che avevo per essere sicuro che fossero identiche, Ho girato tanto e sono contento perché stavo sul 1’40”1 anche con una gomma con più di 15 giri, sono stato sorpreso anch’io”.

Lorenzo Mauri, team manager di Motocorsa, ha detto che sei molto preciso nei commenti, merito dell’esperienza nel team ufficiale?
Appena sono arrivato nel team mi sono sentito al centro del progetto, mi ascoltano e le mie sensazioni sono confermate dai dati, penso sia per questo che abbia speso delle belle parole per me. Nel team ufficiale, e in Ducati in generale, ho fatto tanta esperienza e i miei commenti sono diversi da quelli che avrei fatto a inizio carriera. Questo permette anche a loro a capire quello che succede in pista e ha trovare la soluzione più velocemente, sono contento di come sia andato il primo test. Inizio l’inverno soddisfatto sapendo che bisognerà lavorare sodo, perché gli altri non ci renderanno la vita facile il prossimo anno”.

Il livello generale di sta alzando?
Sicuramente e questo è bello per il campionato. Bisogna però leggere fra le righe di questo test, per esempio Bautista è 8°, ma con una gomma con 20 giri faceva 1’40”2, invece altri piloti sono più avanti in classifica però fanno più fatica sul passo. Secondo me in gara vedremo sempre i soliti piloti davanti, dovremo solo capire Toprak cosa potrà fare sulla BMW. Chi lavorerà meglio in ottica gara farà la differenza perché siamo tutti velocissimi. Io, come i piloti del team GRT, dovremo fare un passo in avanti per stare insieme al Titanic Trio. Sarà più difficile lottare per la Top5, perché i primi 3 hanno ancora qualcosa in più. Rea, al primo test sulla Yamaha, è stato impressionante, andava molto forte. Se è andato così al debutto, non sarà meno competitivo di quello che era sulla Kawasaki”.

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