L’Australia è un luogo a cui Marc Marquez è molto legato, non solo perché a Phillip Island si è sempre esaltato, ma anche perché ci abita un amico speciale. È Mick Doohan, con cui ha molto in comune: entrambi hanno fatto la storia della Honda ed entrambi hanno passato guai fisici che potevano stroncare la loro carriera.
“Sono sempre in contatto con lui, gli ho fatto tante telefonate, specialmente prima delle quarta operazione - ha raccontato Marc - Avevo tanti dubbi e Mick mi ha dato un consiglio importante, perché è stato in una situazione simile alla mia. Mi ha detto che magari non potrò più guidare come prima ma che potrò farlo diversamente ed essere lo stesso competitivo. È quello che ho fatto, in Thailandia è andata meglio, ma il momento più importante per me sarà l’inverno, quando potrà sistemare le ultime cose per essere competitivo nel 2023. Come mi ha detto Mick: sarà il tempo a darmi le risposte”.
Rimangono però ancora tre gare da correre prima della fine del campionato e anche quelle potranno chiarire qualche dubbio a Marc.
“Naturalmente è sempre bello tornare in Australia, in una delle mie piste preferite, ma anche una di quelle dove devi partire bene, se inizi a lottare contro la moto fatichi tanto e diventa sempre più difficile - ha avvertito - Vedremo come andrà, sembra che il meteo sarà complicato. L’importante per me sarà avvertire un passo in avanti nella mia condizione fisica. Dopo il GP di Thailandia ho avuto tanto tempo per recuperare, ora mi sento meglio, i muscoli sembrano a posto e il mio principale obiettivo è sentire dei progressi dal punto di vista fisico, se accadrà anche le prestazioni miglioreranno”.
Di certo, non è venuto a Phillip Island per risparmiarsi.
“Se mi sentirò bene con la moto, adotterò la stessa strategia di Buriram, perché è quella giusta per migliorare - ha continuato - Domenica, in Thailandia, ero distrutto, ma fortunatamente è piovuto e non ho avuto limitazioni. Ora qui arrivo riposato, quindi non cambierò il mio approccio e poi vedremo come andrà. Già a Motegi avevo capito che in frenata non sono male, mi sento bene, posso guidare normalmente. Questa è una pista in cui se trovi ritmo puoi fare tanti giri senza problemi, ma se lotti contro moto sei distrutto dopo due”.
Proprio la RC213V è un’incognita.
“La Honda 2023 mi confonde un po’, a volte mi aspetto di faticare su una pista e invece, per qualche motivo, va meglio del previsto - ha ammesso Marquez - Teoricamente qui dovremmo faticare, ma dall’altra parte è uno dei miei circuiti preferiti, quindi dobbiamo partire con una mentalità positiva. Avrò da provare alcune cose per il futuro e questo condizionerà un po’ il mio fine settimana, ma è il momento di farlo”.
Marquez ha anche parlato della lotta per il titolo fra Bagnaia e Quartararo.
“Ormai sono più o meno alla pari, ma è sempre meglio stare davanti, anche solo per 2 punti. In questa seconda parte di stagione la Ducati e Pecco sono il pacchetto più forte, questo circuito sarà cruciale specialmente per Quartararo” la sua opinione.
A proposito di lotte per il titolo, Marc ha anche raccontato un aneddoto su Guevara, che questo fine settimana si gioca il primo match point in Moto3.
“Due giorni fa ero nello stesso ristorante di Izan, sono andato da lui e gli ho chiesto perché fosse così nervoso in Thailandia. Deve solo seguire suo il suo istinto, non siamo all’ultima gara e deve solo godersi il momento - il consiglio - Sono sicuro che sarà forte anche nelle altre categorie”.