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MotoGP, Petronas ha rinunciato a Gerloff e ora chi andrà sulla Yamaha di Rossi?

Garrett sembrava essere uno dei candidati per sostituire Valentino in sella alla M1 nel 2022, invece il team di Razali ha preferito non affidarsi all’americano, puntando su un’altra strategia

MotoGP: Petronas ha rinunciato a Gerloff e ora chi andrà sulla Yamaha di Rossi?

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Da una parte la sostituzione nel weekend di Assen, dall’altra la sua volontà a compiere il salto di categoria, dal momento che la top class rappresentava il suo grande sogno. Gerloff in MotoGP con Petronas sembrava essere uno di quei colpi di mercato che stuzzicavano non poco, invece tutto si è concluso in una bolla di sapone.

Già, perché anche nella prossima stagione, lo statunitense rimarrà in sella alla Yamaha R1 del team GRT in SBK. A questo punto, visto l’annuncio di mercato arrivato nella mattinata, pare scontato che Petronas non abbia voluto affidarsi alle qualità dello statunitense, anche perché se avesse voluto farlo, l'affare si sarebbe già concretizzato.

Invece, dopo i rumors legati precedentemente a Toprak e più recentemente a Garrett, nessun dei due piloti SBK sbarcherà in MotoGP. A questo punto Petronas si trova con una sella libera per il 2022, visto l’addio di Valentino Rossi una volta terminato il Mondiale. Di conseguenza sorge spontaneo l’interrogativo: cosa deciderà di fare Razali? Arrivati a questo punto, l’ipotesi più scontata è quella di puntare su un pilota giovane, anche perché è sempre stata questa la filosofia del team malese.

La squadra potrebbe infatti affidarsi su un profilo proveniente dalla propria cantera, come ad esempio Xavi Vierge, giovane spagnolo di 21 anni. Peccato che i risultati mostrati nella prima parte di stagione non siano particolarmente incoraggianti, tanto da vantare un terzo posto a Barcellona quale migliore risultato e ritrovarsi nono nella classifica iridata arrivati al giro di boa. La scelta interna potrebbe quindi essere la più facile e al tempo stesso vantaggiosa, dal momento che sarebbe a costo zero.

L’alternativa che stuzzica è invece rappresentata da Raul Fernandez, un pilota verso cui non sono mancate parole di stima da parte di Stigefelt, tanto da aver già sondato il terreno. Per portarlo in Petronas occorre però mettere mano al portafoglio, dal momento che la clausola è fissata a 500 mila euro. L'iberico piace non poco, anche perché in questo 2021 ha mostrato di essere una delle rivelazioni della Moto2. 

Queste sembrano quindi essere le ipotesi più concrete al momnto per raccogliere il testimone di Rossi in ottica 2022, tenendo però presente la situazione di Franco Morbidelli. Come ben sappiamo il romano di Tavullia ha un contratto che lo lega a Petronas anche per la prossima stagione, di conseguenza le porte per il team ufficiale sembrerebbero praticamente sbarrate. A tutto ciò si aggiunge poi la questione sponsor, con Withu che non vorrebbe certo perdere il proprio testimonial in sella alla M1 della squadra di Razali. Occhio però che nel contratto di Franco c’è una clausola importante: qualora Yamaha volesse promuoverlo nel team ufficiale al posto di Vinales, Petronas dovrebbe per forza rinunciare al proprio alfiere.

Di sicuro, se questo dovesse accadere, sarebbe un grattacapo non da poco per il team malaese, che si ritroverebbe con ben due selle libere da piazzare per il 2022. Per la MotoGP si preannuncia quindi un mese d'agosto incandescente, non solo per la ripartenza del Mondiale in pista, ma anche per le trattative di mercato. 

       

 

 

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