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SBK, Davies trionfa a Laguna ed omaggia Nicky Hayden

Quarto successo stagionale per il gallese, Rea si accontenta del secondo posto, mentre Sykes completa il podio. 4° Melandri

SBK: Davies trionfa a Laguna ed omaggia Nicky Hayden

A fine gara il vincitore ha atteso impaziente la bandiera numero 69, in onore del rivale ed amico che, proprio come lui, amava la pista di Laguna Seca. E dire che Chaz Davies era arrivato negli Stati Uniti con qualche acciacco ancora da smaltire ed alcuni dubbi nella testa: dopo la brutta botta di Misano, il numero 7 del team Aruba ha dovuto riposarsi, rinunciando al suo programma d’allenamento.

Tuttavia “no worries” -non preoccupatevi- il ducatista ha guidato alla grande, infilando con un fendente preciso Tom Sykes al Cavatappi, mettendosi al comando della gara, sino a vincerla da dominatore: “è un momento fantastico per me -era felice Chaz- perché dopo l’ospedale di tre settimane fa, oggi sono riuscito a vincere. La pista era scivolosa ed ho rischiato di cadere tre volte, ma ho controllato la situazione. La dedica è per Hayden e tutta la sua famiglia”. Livrea celebrativa vincente per la Ducati Panigale, che ricordava molto la 750 F1 portata in gara a Daytona da Marco Lucchinelli a metà degli anni ottanta.

Per Davies è la vittoria numero quattro in questa stagione ed il gallese è ora in compagnia di gente come Anthony Gobert, John Kocinski e Ben Bostrom, tutti piloti a quota tre successi nel tracciato californiano, dove il sole splende sempre per chi riesce a fare la differenza tra i suoi difficili saliscendi.

Oggi Johnny Rea ha provato ad arrestare la corsa vincente di Davies ma, dopo qualche imbarcata della sua Ninja, il campione del Mondo ha deciso di non commettere errori, salendo sul secondo gradino del podio. Terzo gradino solcato, anche oggi, da Tom Sykes: il numero 66 Kawasaki dopo la grande partenza dalla pole, è stato infilato senza pietà dal doppio sorpasso al Cavatappi di Davies e Rea. Sykes entra comunque nella storia: Ben Bostrom riusciva a superare in un colpo solo due piloti al Corkscrew, Tom, invece, è stato, con lo stesso colpo, superato da due avversari.

Giù dal podio Marco Melandri, autore di una gara in solitaria conclusa al quarto posto, posizione che non lo ha soddisfatto. Soddisfacente, invece, la quinta piazza della Ducati privata di Xavi Fores, che ha preceduto l’ottimo Leon Camier con la MV Agusta, la BMW di Jordi Torres e l’unica Yamaha R1 rimasta in gara, quella dell’olandese Michael Van Der Mark, ottavo al traguardo.

Con Laverty a terra mentre duellava per il quinto posto, hanno visto la bandiera a scacchi le due Aprilia di Mercado e Savadori, con l’argentino del team Ioda nono, prima della RSV4 Milwaukee del cesenate. Undicesimo posto per il tedesco Stefan Bradl in sella ad una Honda Fireblade non ancora competitiva, bene Roman Ramos del team Go Eleven, così come Raffaele De Rosa, a punti con la seconda BMW Althea. Dopo il quattordicesimo posto di Alex De Angelis, primo punto portato a casa anche nel Mondiale per il californiano Jake Gagne.

Classifica piloti: Rea 316, Sykes 262, Davies 210.

LA CRONACA- La partenza a Laguna avviene su una curva sopraelevata in contropendenza e la prima staccata viene aggredita meglio dal poleman Tom Sykes, con Davies e Rea subito dietro e subito in lotta, Melandri supera Laverty prima del Cavatappi ed è quarto.

Mentre Rea e Davies si infastidiscono, Sykes tenta di approfittarne accumulando qualche metro di vantaggi nei confronti dei due britannici in lotta per il secondo posto, Melandri è ancora quarto, le due Aprilia di Laverty e Mercado tengono il passo del ravennate, Fores è settimo, Camier nono e Lorenzo Savadori nella top ten.

Al quinto giro cade Eugene Laverty e dice addio alla sua gara.

All’ottavo giro i magnifici tre sono Sykes al comando, Rea e Davies si trovano quasi a contatto dello scarico Akrapovic della ZX10RR Ninja di Tom, pronto a difendere la prima posizione dagli incombenti attacchi dei due britannici a pochi metri. Più indietro cade Alex Lowes. Melandi è quarto ma piuttosto distante dai primi tre, Laverty e Fores duellano per la quinta piazza, Savadori è decimo, De Rosa e De Angelis si trovano in piena zona punti, chiusa dal tedesco Bradl.

A 14 giri dalla bandiera a scacchi, iniziano le virgole nere sull’asfalto di Laguna: Sykes pattina e derapa mantenendo la testa della corsa, Davies e Rea sono incollati a Tom ed è proprio Chaz che infila il numero 66 al Cavatappi, e ne approfitta pure Rea che balza al secondo posto, proprio nella più celebre curva in discesa. Doppio sorpasso patito da Sykes, quindi, che ora è terzo.

Davies e Rea hanno raggiunto il proprio limite ed entrambi commettono piccoli errori nella guida, Sykes è terzo ma non sembra poter replicare il ritmo dei primi due davanti a sé, Melandri è quarto, quinta la Ducati Barni di Xavi Fores, seguita da Leon Camier su MV e Jordi Torres con la BMW Althea. Nella zona punti ci sono le due Honda Ten Kate, con Bradl tredicesimo e Gagne quindicesimo.

Davies stacca ed entra al Cavatappi sempre di traverso, Rea tenta di superare il gallese mettendogli pressione infastidendolo, con repentini cambi di traiettoria ed affiancamenti in curva. Ma Davies resiste ancora al primo posto.

A quattro giri dal termine Davies prova a seminare Rea, Sykes è terzo ma lontano dai giochi per la vittoria, Melandri quarto ma distante dal podio; quinta posizione per Fores, con Camier sesto e Torres settimo. L’unica Yamaha R1 in pista è quella di Van Der Mark, ottavo, prima di Savadori e Mercado.

L’ultimo giro viene affrontato da Davies con la stessa velocità esibita nei passaggi precedenti, vittoria per Chaz che batte Rea, Sykes completa il podio e Melandri chiude al quarto posto.

(Photocredits Anna Simone)

 


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