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MotoGP, Comunicazioni radio: Rossi dice sì, Marquez no

Dopo la gara del Sachsenring le opinioni dei piloti. Crutchlow scherza: "risponderei peggio di Raikkonen"

Comunicazioni radio: Rossi dice sì, Marquez no

Il flag to flag del Sachsenring, e gli errori di strategia di Dovizioso e Rossi, è tornata in auge una domanda: perché non introdurre le comunicazioni radio tra box e pilota in MotoGP? In Formula 1 è un sistema ampiamente collaudato e quasi indispensabile per gare in cui la tattica gioca un ruolo importante.

Le gare di moto sono invece sprint e, salvo rari casi, non serve che pilota e team si parlino. Questo non significa però che il sistema non possa essere utile e, sicuramente, la tecnologia per farlo c’è, tanto che in passato erano state fatte prove in questo senso.

I piloti, però, nella maggior parte dei casi, non sono entusiasti quando sentono parlare di questa possibilità.

Io dico di no - è la posizione di Marquez - Non mi vedo proprio a parlare con i miei meccanici mentre sono in piega, queste non sono le auto. Inoltre, se prepari un buon piano prima della partenza, puoi gestire qualsiasi situazione. Io ho fatto tesoro di quanto successo in Australia nel 2013 (era entrato ai box per il cambio gomme obbligatorio con un giro di ritardo ed era stato squalificato ndr) e ora facciamo molte riunioni prima della gara".

Più possibilista Dovizioso: “da una parte un sistema di comunicazione radio renderebbe più facile gestire certe situazioni e forse sarebbe anche un miglioramento per la sicurezza. Però questa non è la Formula 1 e alla fine penso sia meglio non averlo”.

A Rossi invece l’idea piace: “renderebbe tutto più facile, si avrebbero informazioni che con la tabella non si possono fornire. Magari anche ad Assen, se mi avessero comunicato la situazione alle mie spalle, potevo evitare di commettere quell’errore. Per me sarebbe importante avere questo sistema, mi ricordo che l’avevamo anche provato una decina di anni fa ma poi non se n’era più fatto niente”.

A concludere la carrellata di opinioni è Crutchlow, con la solita ironia: “volete dire che dovrei sentire la voce di Cecchinello nell’orecchio per tutta la gara? Avete presente le risposte che dà Raikkonen? ecco, pensate alle mie!”.

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