"Ciao mate", la voce di Nicky Hayden, al telefono, è cordiale e simpatica come sempre. Non ricordiamo una volta, comunque sia andata la gara, che Kentucky Kid sia stato meno che disponibile e aperto ed il suo "ciao socio" - così si può tradurre il gergale 'mate' - è proprio piacevole da ascoltare.
"Mi sono appena sottoposto ad una piccola operazione per rimuovere alcune aderenze dal polso - inizia a spiegare - ma sono già a posto per Jerez e girare ad Austin con la 1199 Panigale mi ha aiutato a confermarlo".
Qualche giro di pista, ad andatura allegra, assieme al connazionale Ben Spies, hanno permesso a Nicky di prendere confidenza con il nuovo tracciato.
"Direi che è una pista fantastica - precisa - anche dal punto di vista delle strutture: è spettacolare, un vero circuito adatto ai Gran Premi, molto differente dal resto di piste che ci sono negli Stati Uniti ed anche dalle maggior parte di piste in Europa. Com'è? La parola che lo definisce meglio è 'tricky', veramente difficile da imparare, anche perché è molto largo, direi sugli standard di Sepang, in Malesia, ma certe curve mi ricordano Silverstone. Ci sono alcune traiettorie strette da fare ed alcuni punti molto veloci, ma anche alcuni punti stop and go. Ci vuole veramente un po' di tempo per impararlo".
Girare con la Panigale è stato utile, in vista del Gran Premio di aprile?
"Oh no, non direi. E' stato un vero peccato non poter venire qui a provare con la GP13. L'assetto sarà difficile, anche perché non è che si possa capire molto girando con una moto stradale, anche se si tratta di una 1199R, la MotoGP è molto diversa, ha i freni in carbonio e poi le gomme Bridgestone…oh, non sò bene che genere di dati si possono ricavare".
Fra pochi giorni sarai a Jerez…
"E sono molto ansioso e curioso di vedere come andrà in Spagna, perché troveremo una pista ed un clima molto diverso dalla Malesia. Novità tecniche? No, non credo che ne avremo, ma non ne sono certo, magari possiamo aspettarci qualcosa per il primo GP in Qatar, il 7 aprile. So che i ragazzi in Ducati stanno lavorando sodo".
Bello avere tre Gran Premi in casa, eh?
"Bello sì anche se per arrivare ad Austin ho dovuto prendere due aerei: l'America è un grande paese!".