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Mercato moto-scooter ottobre 2012: l'11% in meno

Poco più di 12.000 moto a ottobre. Urgono misure per salvaguardare le due ruote

Moto - News: Mercato moto-scooter ottobre 2012: l'11% in meno

La stagione di vendite 2012 sta rapidamente giungendo al termine e gli scenari commerciali italiani sono ormai pressoché definitivi. Dagli ultimi due mesi dell’anno, infatti, non ci si aspetteranno sicuramente inversioni di tendenza, né grandi segnali di ripresa, in attesa del 2013.
Come sempre spetterà all’Eicma, che aprirà i battenti tra una settimana, portare una ventata di ottimismo nell’ambiente moto. Lo scorso anno gli effetti positivi del Salone di Milano si erano purtroppo spenti in poco più di due mesi, a causa di un’invernata rigidissima e di continui rincari nei costi di gestione dei veicoli a due ruote.

Passiamo a fare i conti in tasca a al mercato: il mese di ottobre appena conclusosi, che di norma conta sul totale annuo per il 5%, ha fatto registrare solo 12.054 immatricolazioni, pari al -11% rispetto allo stesso mese del 2011. Gli scooter contengono il calo con 8.905 veicoli e -8,1%, mentre le moto registrano solo 3.149 pezzi e una contrazione del -18,4%.

ANCMA: "RESPONSABILE LA PRESSIONE FISCALE"
Con il passare dei mesi, i commenti di Confindustria Ancma diventano sempre più duri. La parola spetta a Corrado Capelli, Presidente dell’associazione che riunisce i costruttori di moto e cicli: "L’aumento della pressione fiscale ha generato un taglio dei consumi che colpisce soprattutto i beni durevoli, come i veicoli. Scongiuriamo l’ipotesi che il governo imponga ulteriori tasse e accise sui mezzi a due ruote, elementi che aggraverebbero la situazione e metterebbero un ulteriore freno alla ripresa dei prodotti che rappresentano l’unica soluzione alla mobilità sostenibile e sono coerenti con i tempi che stiamo vivendo. In più, insostenibili polizze assicurative, restrizione del credito al consumo, accise che impennano il costo dei carburanti e incrementi dell’IVA stanno uccidendo l’economia.
Perfino l’usato che garantiva la sopravvivenza delle concessionarie, ha avuto una drastica battuta d’arresto con un -11%. E’ tempo di mettere in atto tutte le misure necessarie per favorire la crescita, tagliando gli sprechi e aumentando la competitività delle imprese. Tutta la filiera delle due ruote a motore subisce l’emorragia di volumi: dai costruttori ai fornitori, così come gli accessori e la rete distributiva. Il mondo delle 2 ruote è pronto a rilanciarsi e alla vigilia della 70°edizione di EICMA, che si annuncia ancora una volta con numeri importanti, possiamo testimoniare la volontà di innovazione e massima attenzione ai temi ambientali e alla sicurezza stradale"
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195.206 TARGHE IN 10 MESI
Da gennaio ad ottobre l’immatricolato registra 195.206 veicoli e un -19%, di cui 139.531 scooter con - 13,8% e 55.675 moto pari a -29,6%. I "cinquantini" registrano solo 45.189 unità, dunque -31,5%.
L’approfondimento per cilindrata evidenzia una crescita degli scooter di 125 cc con 54.580 veicoli e un +3,2%, ma solo grazie alla ben nota commessa delle Poste italiane che vale oltre 15.500 scooter. I 150-200 cc, con 28.156 pezzi, scendono del 17,1%. Più pesante il calo dei 250 cc, classe ormai decaduta, con 7.263 veicoli e un -46,3%, ma anche i 300-500 cc sono in discesa con 36.504 unità pari a -38,6%.
Si consolida l’affermazione dei nuovi maxiscooter oltre 500 cc, con 13.028 vendite rispetto alle 2.007 dell’anno scorso.

La situazione critica delle moto si riflette nelle contrazioni di tutte le cilindrate. Quelle superiori ai 1000 cc, che hanno tenuto in piedi il mercato per tanto tempo, segnano 16.156 pezzi, equivalenti a -31,8%. Seguono le moto tra 800 e 1000 cc con 13.830 unità, e un -32,6% rispetto al 2011. Si attenua il calo delle medie cilindrate, tra 650 e 750 cc che, con 12.347 moto, segnano un -19,1%; dimezzate le 600cc, con solo 3.078 vendite, e un -51,2%.
Meno peggio vanno le 300-500 cc con 3.836 pezzi, un andamento che in termini percentuali vale -18,2%; le 250 cc, con 1.590 moto, registrano il -26,3%. Infine le 125 cc, con 4.387 moto, si attestano a -28,8%.
Analogo il trend dei segmenti, in ordine di volumi: le enduro stradali, con 16.815 unità, segnano un -22,4%; le naked, con 16.526 vendite, sono a -35,6%; le custom, con 5.960 pezzi, scendono del -35,6%; le moto da turismo, con 5.333 immatricolazioni, hanno un -22,5%; le sportive, con 5.231 unità, si fermano a -31,1%; infine le supermotard, con 4.473 moto, scontano un -31,3%.

SCOOTER: TMAX IL DOMINATORE
In un mercato in contrazione come quello del 2012, sembrerebbe quasi un controsenso parlare di classifiche, e infatti i dati che riportiamo sono solo lontanissimi parenti di quelli che eravamo in grado di riscontrare quattro stagioni addietro.
La Top 100 Scooter testimonia quanto appena detto sopra. Il veiclo più "immatricolato" d’Italia è il Piaggio Liberty 125 Poste e Telegrafi, che la Casa di Pontedera ha venduto a Poste Italiane in ben 15.592 unità.
Tolto di classifica questo modello che non è indicativo del mercato reale, il leader delle vendite 2012 è innegabilmente lo Yamaha TMAX 530, che da solo ha fatto buona parte del fatturato annuale della casa di Iwata in Italia. Il bicilindrico giapponese è stato venduto infatti in ben 9.147 unità, davanti all’agguerritissima famiglia SH della Honda. La casa dell’Ala dorata ha infatti venduto 7.484 SH 150, 7.191 SH 300 e 5.457 SH 125, che si prendono rispettivamente il secondo, terzo e quarto posto assoluti in classifica. Quinto con 5.199 pezzi il Piaggio Liberty 125, che testimonia che il gradimento verso questo modello non è solo dovuto ai postini italiani… Subito dietro, al sesto posto con 4.817 unità si piazza il Piaggio Beverly 350 GT, dal quale ci saremmo attesi un testa a testa più serrato con l’Honda SH300. Probabilmente a svantaggio del nuovo 350 Piaggio ha giocato l’aver mantenuto in listino anche la precedente versione di 300 cc.
Il primo scooter in classifica in arrivo dal mercato taiwanese è il Kymco Downtown 300, che con 3.209 unità conferma le sue ottime qualità.

Passando al florido segmento dei maxi scooter, dobbiamo riscontrare che per nessun rivale è stato possibile insidiare il successo del Tmax 530. Il migliore sul mercato è stato fin’ora l’Honda Integra, venduto in soli 2.472 pezzi, mentre molto più giù in classifica troviamo l’Aprilia SRV 850 con 539 immatricolazioni.
I maxi di BMW, arrivati sul mercato troppo tardi, hanno venduto solo 774 pezzi in totale, di cui 467 C 600 Sport e 307 C 650 GT. Il più "anziano" in circolazione è il Suzuki Burgman 650 che, immutato da tanti anni, ancora capitalizza 444 immatricolazioni in attesa della versione 2013, che sarà presto in concessionaria.

MOTO: CLASSIFICHE CORTE…
Se la classifica degli scooter mostra una supremazia nettissima del Tmax Yamaha, nelle moto il vantaggio della BMW R 1200 GS sulle avversarie si è pian piano ridotto. Nei primi 10 mesi del 2012, infatti, la bestseller di Monaco ha venduto 3.332 moto (sommando versione base ed Adventure), che sono ben lontane dai numeri di vendita della GS negli anni d’oro. In attesa della versione 2013, la GS deve guardarsi le spalle dalla seconda classificata in Italia che è la Honda NC700X, scelta da 2.021 motociclisti.
Al terzo posto troviamo la Ducati Multistrada 1200, che ha venduto ben 1.237 moto, unica maxi enduro in grado di segnare numeri paragonabili come ordine di grandezza a quelli della BMW GS.

Quarta la naked che da anni domina il mercato, la Kawasaki Z750 che nelle sue due versioni ha totalizzato 1.209 immatricolazioni, staccando di sole 131 moto la rivale di sempre, la Honda Hornet 600.
Al sesto posto si conferma la BMW F 800 GS, che supera di poco le mille unità fermandosi a quota 1.038.
Scorrendo la classifica troviamo come prima custom la Harley XL1200X Forty-Eight con 820 pezzi, mentre la prima supersportiva nei gradimenti degli italiani è ancora la Ducati 1199 Panigale.
Nel turbine del mercato di oggi, in cui le carte si sono ormai del tutto scombinate, si scopre che ormai da molti mesi la 125 cc più venduta d’Italia (e d’Europa) è la KTM Duke 125, venduta quest’anno in 716 unità.

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