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MotoGP, Rins: "Essere entrambi in Q2 è incoraggiante, ma non siamo pronti per lottare"

"Seguendo Marc ho notato di avere le stesse difficoltà, ma Marc e le Ducati hanno più aderenza in piega, lavoreremo su quello". Quartararo: "Soddisfatto, ma sono rimasto a piedi senza benzina, i meccanici mi dovranno una birra. Più distrutto in quei 200 metri che in tutte le libere"

MotoGP: Rins:

E' una cauta soddisfazione quella con cui Alex Rins commenta la prima giornata di libere sul circuito argentino, che ha visto entrambe le M1 entrare dirette in Q2, un risultato forse  impensabile fino ad alcuni mesi fa, e che dimostra non soltanto i passi in avanti dello sviluppo della casa di Iwata, ma anche del supporto e dell'importanza dei dati e del feedback che soltanto un secondo team possono dare. Lo spagnolo, oggi quinto nei cronologici, non si lascia però andare a facili entusiasmi e lo dice a chiare lettere, "non siamo ancora pronti per lottare", ma i segnali sono più che incoraggianti e lasciano di certo la fantasia di scoprire fin dove la casa dei tre diapason riuscirà a spingersi in questa stagione.

Oggi è stata una giornata positiva - esordisce quindi soddisfatto Alex Rins - siamo riusciti ad entrare direttamente in Q2 e questo è un grande incoraggiamento per il team. E' stato abbastanza difficile, e questo non significa che siamo pronti a lottare nella sprint o in gara. Ci da però molte informazioni, mi ero lamentato di alcune cose, ma poi seguendo Marc ho notato di avere le stesse difficoltà. Ad esempio Marc e le Ducati hanno più aderenza mentre sono in piega, ed è un qualcosa su cui dobbiamo lavorare. Nel complesso però sono felice, ora ci aspetta del lavoro, vediamo se riusciremo ad ottenere qualcosa già in vista di domani".

In passato Fabio è sempre stato il riferimento, dopo di lui c'era un distacco dalle altre Yamaha, ora le cose sono diverse. E' questo il potenziale della M1?
"C'è ancora molto potenziale da scoprire su questa moto, Miller è riuscito ad adattarsi molto velocemente alla M1 ed ha un potenziale incredibile. Come ho detto ieri, lo scorso anno ho faticato molto e nonostante io ora abbia più di un anno d'esperienza su questa moto non la sento ancora pienamente mia. Ma non sappiamo ancora quale sia la direzione precisa da seguire, a Buriram abbiamo trovato qualcosa, qui abbiamo avuto la conferma che il setup della Thailandia ci ha portato dei vantaggi, ma abbiamo ancora molti margini su cui poter migliorare".

Quartararo: "senza benzina: più distrutto in quei 200 metri che in tutte le libere"

C'è soddisfazione anche nelle parole di Fabio Quartararo, 8° a fine giornata, e che al netto di un piccolo incidente tecnico durante le libere in cui la moto lo ha lasciato a piedi, inizia ora a scorgere davvero i passi avanti della sua Yamaha. Ottavo nei cronologici e con un accesso garantito nella Q2 per sé e per il proprio compagno di squadra, è evidente che gli sforzi messi in campo dalla casa dei tre diapason stiano cominciando a dare i frutti sperati e agognati da tempo. Sforzi che il francese oggi ha dovuto mettere in campo lui stesso ancor di più, quando scherzosamente ammette di aver faticato più in quel breve tratto in cui ha dovuto spingere la propria M1 che in tutte le sessioni di libere. Il margine da recuperare sulle Ducati persiste ancora, ma le aspettative ora sono ben più rosee e per il francese ora è tempo di ricominciare a inseguire i propri avversari.

"E' stata una giornata positiva si, ma impegnativa - esordisce Fabio - perchè  non mi aspettavo di avere così tanta difficoltà questa mattina, e nel pomeriggio c'è stato quel problema tecnico per cui la moto si è fermata al secondo giro. Avrei dovuto testare il telaio standard ma non ho potuto farlo, ed abbiamo fatto un po' di confusione con la gomma, ma alla fine è andata abbastanza bene. Mi sarebbe piaciuto anche provare a seguire qualcuno, ho tentato con Bagnaia ma purtroppo è caduto alla seconda curva. Nel complesso sono felice, la cosa più importante è che siamo riusciti a centrare la Q2".

Cosa è successo quando la moto si è fermata?
"Abbiamo avuto un piccolo problema tecnico col serbatoio.. la benzina era finita, ora  i meccanici mi devono una birra! - scherza il francese - ma si, si è trattato di un errore umano, l'importante è che non sia successo in gara. Ho anche dovuto spingere la moto, il Marshall mi guardava e anziché aiutarmi era lì che mi diceva ottimo lavoro! - scherza ancora - ero più distrutto dopo quei 200 metri che in tutte le prove libere".

Cosa ti aspetti per domani, pensi di avere ancora del margine?
"La top 5 sarebbe un ottimo risultato, penso che l'aderenza al posteriore sia l'aspetto su cui stiamo lavorando maggiormente, un ruolo lo giocherà anche l'elettronica, e naturalmente incroceremo i dati con quelli di Rins per capire dove è stato più veloce di noi. In generale però ho delle buone sensazioni".

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