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MotoGP, Espargarò, Nakagami e Fernandez: ultimo spettacolo a Barcellona

I tre piloti concluderanno la loro carriera in MotoGP. Aleix e Takaaki saranno collaudatori per Honda, Augusto spera nello stesso ruolo in Yamaha, ma nulla è stato ufficializzato

MotoGP: Espargarò, Nakagami e Fernandez: ultimo spettacolo a Barcellona

Il Gran Premio di Barcellona non sarà solo il round finale della stagione, ma anche l’ultimo (per il momento) fine settimana di gara per tre piloti della MotoGP. Chi per raggiungi limiti di età e chi per assenza di altre occasioni, Aleix Espargarò, Takaaki Nakagami e Augusto Fernandez non saranno sullo schieramento nel 2025 e tutti passeranno al ruolo di collaudatori. Se per Aleix e Taka è già stato annunciato il loro arrivo nel test team Honda, Augusto ha confermato a più riprese che si unirà a Yamaha come tester, anche se manca ancora l’ufficialità.

La MotoGP, con Espargarò perde il suo veterano. Classe 1989, il pilota di Granollers aveva debuttato nel Mondiale 20 anni fa, quando fece la sua prima apparizione come wild card a Valencia. La carriera di Aleix è stata molto particolare e, spesso, è stata vicina a finire prima del tempo. In 125 non raccolse grandi risultati e neppure in 250, con un 4° posto ad Assen nel 2009, stagione in cui era rimasto a piedi dopo la chiusura del team Campetella. Corse appena due GP (tra cui quello olandese) per il team Balaton Racing in sostituzione di Balazs Nemeth, ma ebbe anche un’altra occasione in quell’anno: lo chiamò infatti Pramac, che aveva bisogno di una sostituto per Mika Kallio, che era stato spostato nel team ufficiale per sostituire Stoner. I buoni piazzamenti al debutto nella classe regina, convinsero la squadra di Campinoti di ingaggiarlo per il 2010.

La sua avventura nella classe regina, però, durò un solo anno e Aleix nel 2011 fece il suo debutto in Moto2 (ottenendo un podio a Barcellona e poco altro). La sua occasione furono le CRT, le MotoGP ‘meno qualcosa’ volute da Dorna. Nel 2012 e nel 2013 (con i colori del team Aspar) fu il migliore della sottocategoria con la ART (un’Aprilia SBK anabolizzata). Stesso risultato (quando si passò alla Open) con la Yamaha del team Forward nel 2014, stagione in cui ottenne anche una pole position e il primo podio in MotoGP grazie al 2° posto ad Aragon.

A quel punto, Suzuki lo volle per il suo rientro nella classe regina. Espargarò corse due anni sulla moto di Hamamatsu, prima di ricevere la chiamata di Aprilia. La moto di Noale era la Cenerentola della MotoGP, ma lo spagnolo accettò di mettersi sulle spalle il progetto. Servì tempo, dal 2017 al 2020 furono tanti dolori e poche gioie, ma a Silverstone, nel 2021 arrivò il primo podio.

Il 2022 fu una conferma con la prima vittoria di Aleix in carriera in Argentina e 6 podi. Raddoppiò i successi nel 2023, mentre quest’anno ha vinto la Sprint di Barcellona. Per Aprilia era diventato ‘il capitano’ e l’arrivo di Martin a Noale è (anche) opera sua. Dopo il ritiro dalle corse, però, ha preferito trasferirsi a Tokyo piuttosto che rimanere in Italia, portando con sé il suo capotecnico (Antonio Jimenez) e seguendo Romano Albesiano in HRC.

Nakagami è stato legato alla Honda praticamente per tutta la sua carriera, se si escludono i due anni con Aprilia in 125. Anche il giapponese è una vecchia conoscenza del motomondiale, al 2007 risale il suo debutto. Ha costruito la sua carriera in Moto2, dove ha corso dal 2012 (con un paio di apparizioni nel 2011) al 2017, raccogliendo due vittorie e 14 podi. La MotoGP è arrivata nel 2018, appoggiato dallo sponsor Idemitsu. Per 6 anni è stato nella classe regina nel team di Lucio Cecchinello ma, oltre i piazzamenti, ha ottenuto una sola pole position. Logico per Taka rimanere in famiglia nel ruolo di collaudatore.

Dei tre, Augusto Fernandez è quello con il curriculum che faceva sperare in una diversa carriera. Il madrileno aveva debuttato direttamente in Moto2 nel 2017 e nel 2019, alla sua prima stagione completa, aveva vinto 3 GP con il team Pons. Passerà a Marc VDS nel 2020 e poi in Ajo nel 2022. È la sua stagione migliore, quella in cui si laurea campione del mondo all’ultima gara.

Purtroppo, il suo passaggio in MotoGP non è indolore. KTM lo mette nel team Tech3, nel 2023, al debutto, non brilla, e quest’anno fa ancora peggio, oscurato dal compagno di squadra Acosta. Il suo futuro, come detto, sembra essere in Yamaha, anche se la Casa di Iwata non ha ancora comunicato nulla in merito. 

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