Si è conclusa nel migliore dei modi la stagione 2024 del team ROKiT BMW Motorrad. Dopo aver conquistato il titolo sabato in Gara 1, Toprak Razgatlioglu ha ritrovato il successo nell’ultima gara dell’anno. In cui è stato proprio il suo compagno di squadra e amico, Michael van der Mark, a completare il podio, agevolato dalla bandiera rossa che ha messo fine alle ostilità con quattro giri di anticipo.
“In generale, sono contento. Se non avessero esposto la bandiera rossa, avrei aumentato il mio margine su Bulega, perché avevo un buon feeling con la moto” ha affermato Toprak, parlando della sua gara: “Il mio problema principale è stato il consumo dello pneumatico anteriore, ma ho fatto qualche giro un po’ più lento in gara e poi sono tornato a spingere e ho visto che il divario si è subito riaperto. Ero concentrato sugli ultimi quattro passaggi, poi però ho visto la bandiera rossa e si è concluso tutto. Sono contento di essere tornato a vincere”.
Un’affermazione arrivata dopo aver collezionato due secondi posti alle spalle di Bulega.
“Quella di ieri non è stata una gara facile per me, e mi sono fatto bastare la seconda posizione visto che non avevo bisogno di vincere. Questa mattina, invece, ho spinto davvero tanto, ma l’ha fatto anche Bulega, che aveva un gran passo. Poi la gomma gomma ha iniziato a calare e ho dovuto lottare per la piazza d’onore - ha raccontato El Turco - Nell’ultima gara, ho usato gli stessi pneumatici di Nicolò e il mio obiettivo era quello di battagliare con lui per il successo. Avevo delle buone sensazioni e negli ultimi giri ho capito che avrei potuto vincere, perché Bulega si stava avvicinando, ma non mi ha attaccato e io ero tornato a spingere. Ad ogni modo, sono contento di essere tornato a vincere dopo aver vinto il titolo. E anche per van der Mark e la squadra: sognavamo di condividere il podio e nell’ultima gara, finalmente, ci siamo riusciti. È molto importante averlo fatto prima di concludere la stagione”.
Calato il sipario sul 2024, non si può che cominciare a pensare al prossimo anno. Chi ritiene Razgatlioglu che sarà il suo principale avversario tra Bulega e Bautista?
“Nicolò è molto forte, soprattutto su questo tracciato. Quanto ad Alvaro non saprei. Sembra che quest’anno sia un po’ abbattuto, ma spero che torni a essere a essere forte la prossima stagione e che riprenderemo a lottare come negli ultimi due anni. Ad ogni modo, io penso alla mia squadra: proveremo a migliorare la moto per essere ancora più forti nel 2025 - ha commentato il pilota BMW - Spero di lottare per il titolo insieme a van der Mark il prossimo anno. È il sogno nostro e della squadra. Sta diventando più forte, è migliorato dopo l’incidente, e adesso sta cominciando ha capire meglio la moto, soprattutto per quanto concerne le gomme. Sono felice di lavorare con lui. È il mio miglior compagno di squadra in Superbike e spero lotteremo insieme per altri podi”.
Toprak ha ben chiare le aree in cui bisognerà concentrarsi questo inverno per tornare in azione ancora più forti.
“Il grip e fermare la moto. La potenza nostra non è male. La nostra moto è molto più potente rispetto alla Yamaha, che guidavo prima - ha constatato - BMW comunque non si ferma anche se abbiamo vinto il titolo. La nostra velocità non è un problema, anche se la Ducati è un pochino più veloce della BMW, ma penso che se riusciremo a fare progressi con l’elettronica e il grip, l’anno prossimo saremo ancora più forti. Stiamo lavorando tutti insieme e credo che ci riusciremo”.
Van der Mark: “Non so se avrei chiuso sul podio senza la bandiera rossa”
È un terzo posto dal sapore speciale quello conquistato a Jerez da Michael van der Mark, il cui finale di stagione è stato scosso dalla morte della madre.
“Sono state sicuramente due settimane difficili. È stata dura, e non ce l’avrei mai fatta senza la mia compagna e la squadra. Non mi hanno messo nessuna pressione ad Estoril, lasciandomi fare tutto ciò che volevo, e alla fine abbiamo disputato un buon fine settimana. Qui ho fatto un po’ fatica all’inizio, ma il team è stato fantastico e siamo migliorati passo dopo passo. Il mio obiettivo venendo qui a Jerez era di chiudere sesto nel Mondiale”, ha raccontato il pilota olandese.
“Stamattina ero vicino a Locatelli e questo pomeriggio puntavo almeno a battere sia lui che Iannone. Ho fatto una buona partenza, avevo un buon passo, e dopo aver superato Locatelli ho cercato di spingere più che potevo, anche se non mi sentivo proprio al massimo con la moto - ha continuato - Ho fatto molta fatica nel finale, Iannone si stava avvicinando, e sono stato veramente felice di aver visto la bandiera rossa nel finale, perché non sapevo se sarei riuscito a mantenere la terza posizione altrimenti”.
Un assist che ha permesso a Mickey di chiudere al meglio questa annata.
“È un sogno chiudere la stagione con un podio, in particolar modo con Toprak. È stato un anno fantastico per lui e io, come diceva, ho fatto progressi. Adoro lavorare con lui, ci aiutiamo a vicenda e siamo crescendo molto. Tutto il team BMW ha lavorato insieme quest’anno, perché questo è l’unico modo per poter fare dei passi avanti in una griglia competitiva come quella della Superbike” ha osservato van der Mark, prima di parlare più nello specifico delle aree in cui bisognerà migliorare in vista del 2025.
“Stanno migliorando tutti, quindi dobbiamo cercare di fare dei piccoli progressi in ogni area. Sembra che abbiamo un buon pacchetto adesso, ma non si può restare fermi nelle corse: dobbiamo continuare a fare dei passi avanti, in termini di potenza, grip e nel fermare la moto - ha affermato - BMW sta lavorando tanto su tutti gli aspetti, perché abbiamo vinto il titolo, ma dobbiamo comunque migliorare come fanno tutti. Penso che avere due moto in meno non farà una grande differenza. Ora abbiamo una buona base”.
Il pilota BMW ha poi concluso spiegando cosa è successo nel tentativo di sorpasso di Andrea Iannone, in cui l’abruzzese ha rischiato di finire a terra.
“Eravamo in lotta per il sesto posto nel Mondiale. L’ultima curva era un punto in cui ero molto forte e ho sentito che stava arrivando. L'ho visto quando ha cercato di superarmi, ma sono cose che succedono quando si è in lotta - ha commentato - Fortunatamente, è riuscito a restare in sella. Sarebbe stato brutto se la battaglia per il sesto posto fosse finita con una caduta. Lui poi ha avuto modo di riavvicinarsi e sono stato fortunato che ci sia stata la bandiera rossa”.