C’è grande rammarico e frustrazione nelle parole di Danilo Petrucci al termine della prima gara di questo Round a Jerez. Partito dalla quarta casella in griglia con l’obiettivo di tornare sul podio, il ternano non è riuscito a completare più di cinque curve, a causa di alcuni contatti che hanno completamente compromesso la sua corsa. A cominciare da quello alla seconda curva con Alex Lowes e Michael van der Mark.
“Sinceramente, avevo detto al mio manager Alberto Vergani che quella seconda fila era un po’ ‘frizzantina’ con Alex Lowes e Michael van der Mark. Infatti, non abbiamo fatto in tempo a dirlo, che alla seconda curva, nonostante avessi stretto la traiettoria sapendo che Lowes sarebbe entrato, lui mi ha spinto fuori e poi van der Mark mi ha dato il resto” ha detto il portacolori del team Barni raccontando il concitato avvio di gara: “Sono rientrato alle spalle di Bautista, intorno alla 15ª-16ª posizione. Poi sono arrivato in Curva 5 e ho sentito un altro colpo. Non so chi sia stato, ma mi ha portato fuori traiettoria. Sono entrato nella sabbia a 180 km/h, ho provato a curvare, ma poi ho dovuto scegliere se cascare o centrare gli air fence e sono caduto”.
Un incidente che oltre ad aver messo fine alla gara di Petrux ha anche lasciato qualche piccolo strascico sul fisico e sul morale del pilota di Terni.
“Ho un piccolo versamento all’avambraccio, un edema osseo. Non ho fratture, ma sono abbastanza preoccupato per domani, perché muovo male la mano. Mi fa un po’ male, anche perché ho due placche, e mi dispiace perché in cinque curve mi hanno preso a pallonate in due. Il secondo non so nemmeno chi sia, ma non me ne frega nulla. Però mi dispiace molto, perché penso che avrei potuto lottare per il podio - ha sottolineato - Non penso sarei potuto stare con Bulega, forse con Toprak, ma sarei sicuramente potuto essere nel gruppo con Locatelli e Lecuona e giocarmi il podio. Se non dovessi avere tanto dolore, ci riproverò domani. Adesso non so se essere arrabbiato o sbattermene, ma continuo a pensarci e a ripensarci”.
A lasciare ancor più amaro in bocca a Petrucci è il fatto che Lowes e van der Mark non sono nuovi a questo genere di situazioni.
“Quello che dico io è che siamo quarto e quinto, abbiamo 20 giri da fare, perché devi fare questi ingressi alla seconda curva? Poteva andare male a tutti e due. Questa volta è andata male solo a me, però non è piacevole - ha commentato - Da piloti esperti come Lowes e van der Mark, che è circa dal 2010 che sono nel Mondiale, non te lo aspetti, ma se poi vai a vedere sono sempre lì in mezzo”.