Se ne continuerà a parlare per giorni, arrivando sino al prossimo GP di Misano, a fine settimana prossima. Ovviamente ci riferiamo alla collisione fra Pecco Bagnaia e Alex Marquez che ha tolto di gara entrambi. L'incidente è stato trasmesso e visto da ogni angolazione, ed alla fine derubricato come semplice incidente di gara.
Si può essere o meno d'accordo, ma in questo caso gli Steward difficilmente avrebbero pouto attribuire una colpa certa. Entrambi i piloti, infatti, avrebbero potuto essere più accorti. Quando Pecco ha superato Alex all'esterno era nettamente più veloce. Ad occhio non è possibile dire quale era la differenza fra le due moto in termini di Km/h ma certo il pilota del team Gresini, nettamente sullo sporco, non ha potuto accelerare appieno. D'altro canto Pecco ha impostato la traiettoria in modo così rapido, piegandogli davanti alla ruota, che anche i supertempi di reazione di questi fantastici piloti non sono stati sufficienti ad evitare il contatto.
Fra le tante immagini ci ha colpito questa - è uno screenshot - in cui si vede chiaramente una fumata provenire dalla gomma posteriore della Ducati #73, come se Marquez, anche incosciamente, avesse azionato i freno posteriore. Nel frame successivo la Ducati #73 si solleva in aria con l'anteriore agganciata dalla GP24. Attenzione non stiamo dando alcuna responsabilità, spesso ci dimentichiamo la rapidità con cui avvengono questi incidenti e la velocità, e l'inerzia della moto e del pilota. Per fortuna nessuno si è fatto male!
Sotto la traduzione del comunicato degli Steward FIM MotoGP.
L’incidente fra Bagnaia e Alex Marquez durante il 18° giro era stato posto sotto investigazione rivisto dopo la gara.
Gli Steward FIM MotoGP hanno interrogato entrambi i piloti e udito le loro spiegazioni dell’incidente dal proprio punto di vista e naturalmente rivisto (l’incidente) da ogni fonte disponibile e i dati delle telemetrie.
Durante l’audizione entrambi i piloti hanno spiegato che il livello di grip fuori dalle traiettorie era difficile (basso), e l’opinione degli Steward è che questo è stato un fattore che ha contribuito in questo caso nella difficoltà per i piloti di evitare il contatto.
La conclusione dsgli Steward FIM MotoGP, dopo aver considerato tutti i punti e con nessuno fattore conclusivo in evidenza è che nessuno dei due piloti ha avuto una responsabilità predominante per l’incidente.
Le dichiarazioni a caldo:
Bagnaia: "Non sto troppo bene, ho male alla spalla sinistra e vedremo in questi giorni di lavorare per arrivare a Misano in forma. Con Alex non ci siamo parlati, non mi ha neppure guardato. È spiacevole perché è andato lungo, ha visto che lo stavo passando, perché mi ha visto, non è vero che non mi ha visto, ha dato un colpo di gas perché l'ho sentito e poi ho chiesto di vedere la telemetria, e mi è venuto addosso. Non è il massimo. Io ho approfittato di un suo errore e forse ho sbagliato a non considerare chi fosse, perché ne ha già fatte diverse. Quando uno ti prende in questo modo ti chiede scusa, lui invece mi ha mandato anche a quel paese. Io e lui abbiamo una visione diversa delle cose, ma la dinamica è chiara. Quando gli ero davanti eravamo ancora dritti, la curva non era ancora iniziata. Io ho fatto una traiettoria anche abbastanza larga e una volta che siamo entrati ho sentito che ha dato un colpo di gas. Ho voluto vedere la telemetria: non ha chiuso il gas finché non era per terra. Mi dispiace, è stato un week end difficile dalla partenza dalla piazzola sporca, ma stavo recuperando.
Alex Marquez: "Sono andato un po' lungo, ma ero ancora dentro, non sono andato sul verde. Al cambio di direzione sulla 13 avevo già il corpo a destra e non ho visto nessuno. Non sapevo chi fosse perché non me lo danno sulla lavagna. Bagnaia ha chiuso tanto la linea da fuori e dopo il contatto non so cosa ho fatto con il gas, guardavo solo il muro che si avvicinava. Se qualcuno poteva evitare il contatto, era lui che mi aveva visto e non doveva chiudere. Bastava lasciasse un metro e non sarebbe successo niente e nessuno sarebbe caduto. Capisco che si sta giocando un mondiale, che era una buona possibilità di andare a podio. Sono dispiaciuto che abbiamo finito la gara così. Non è vero comunque che l'ho mandato a quel paese. Lui si è arrabbiato, io non sono arrabbiato con lui. Non gli ho chiesto scusa, e lui non la chiesta a me. Io penso che sia un po' colpa sua, lui pensa che sia colpa mia. Sono due versioni. Se ne parleremo sarà in privato, non davanti alle telecamere. Lo ripeto: non sapevo che fosse Pecco, la mia lavagna non mi mostra nessun nome. Se avessi avuto la possibilità di evitare quel contatto lo avrei fatto, lui mi vedeva e sapeva dov'ero, io non sapevo che mi avrebbe attaccato dall'esterno”.