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MotoGP, Bezzecchi: "Ho provato a inseguire Martin, ero al limite e ho commesso un errore"

"E' sempre difficile accettarlo. Oggi Martin è stato nettamente più veloce nei primi giri. Sto lavorando meno sulla moto e più sul mio stile di guida per compensare sui problemi. Le cadute delle Ducati? La moto fa la differenza, ma quella maggiore la fanno le gomme, sono performanti ma difficili da gestire"

MotoGP: Bezzecchi:

Dopo un inizio di stagione in salita per Marco Bezzecchi sulla GP23, nel weekend di Le Mans il pilota della VR46 si era attestato come uno dei potenziali protagonisti nella competizione sul circuito francese. Con una ottima qualifica alle spalle che lo vedeva quinto in griglia al termine delle qualifiche, nella sprint Bezzecchi si era subito imposto alle spalle di un Martin oggi imprendibile.

Una prestazione quella dell'italiano che gli avrebbe garantito un podio, ma che purtroppo è sfumata prematuramente con una chiusura dell'anteriore mentre era all'inseguimento dello spagnolo.  Il giovane italiano non cerca scuse e ammette l'errore, giustificabile quando si corre così al limite. Al netto del risultato deludente però, Bezzecchi sa di poter essere competitivo sul circuito che solo lo scorso anno lo vide salire sul gradino più alto del podio, e lo ha dimostrato in gara battendo uno dei passi più veloci. Non manca quindi la delusione, ma al contempo la consapevolezza di avere tutte le carte per poter fare bene alla domenica.

E' stata una Sprint finita male ma che ti ha dato delle informazioni preziose per quella lunga della domenica.
"E' stata una bella Sprint fino a che non ho commesso un errore, è sempre difficile da accettare - racconta Bezzecchi -  bisogna cercare di non buttarsi giù perchè non porta a niente. Bisogna tirar fuori ciò che c'è stato di positivo e comprendere la causa della caduta per imparare. Stavo spingendo e forse ho esagerato in curva 9, non penso di aver frenato troppo tardi ma credo di aver piegato la moto prima che al giro precedente e così facendo mi si è chiuso l'anteriore. Peccato perchè della prima parte di gara sono soddisfatto, fino a quel momento era partita bene nelle prime curve, sono salito subito secondo in testa alla gara con un buon passo battendo 1'30''8 due volte di fila che son stati due bei giri. Ora dobbiamo lavorare per continuare a stare sul pezzo".

In passato hai più volte detto che uno dei problemi che hai riscontrato con la GP23 è proprio l'ingresso curva.
"E' un qualcosa su cui abbiamo lavorato molto, il problema non è ancora del tutto risolto ma compenso col mio stile di guida, e questo a volte quando stai guidando al limite non rende le cose facili. Questo weekend la base è ottima, Matteo ed il resto del team hanno fatto un lavoro fantastico quindi la moto è competitiva, è stato un mio errore", ammette.

Prima della caduta c'era il potenziale per recuperare su Martin?
"Nel primo giro dalla partenza è stato nettamente più veloce di me, sopratutto nelle curve 6, 7 ed 8. Con la gomma nuova ho ancora molta difficoltà a far girare la moto in fase di frenata in ingresso curva e in percorrenza. Nei giri successivi ho aumentato il ritmo ma ero davvero al limite per poter dire di raggiungerlo perchè avevo inziato a commettere dei piccoli errori. Così ho iniziato a seguirlo a vista per fuggire dal gruppo con lui, poi c'è stata la caduta".

C'è ancora del margine da poter estrarre da questa moto?
"E' difficile tirarne fuori molto, lottiamo sui millesimi, quando lavori sui dettagli è sempre difficile. Questo è il motivo per cui sto cercando di lavorare meno sul setup della moto e più sul mio stile di guida, per poter guidare sopra ai problemi e compensare. Ci manca ancora qualcosa ma penso che la troveremo".

Ora lo sguardo è puntato sulla gara lunga, che aspettative hai? Il meteo potrebbe fare la differenza.
"Dietro si userà sicuramente la morbida, mentre all'anteriore dipenderà molto dal tempo, mi piacerebbe correre con la dura perchè è quella che preferisco per come guido, anche se purtroppo soffre molto la temperatura. Spero comunque che sia sull'asciutto perchè quando non sei apposto hai bisogno di girare, anche sul bagnato impari ma è diverso".

Con la GP23 lo scorso anno abbiamo visto molte cadute sia di Pecco che di Martin. Quest'anno è successo anche con la GP24. Pensi possa essere una criticità della moto?
"Non saprei dirlo con certezza, sicuramente la moto fa la differenza ma la differenza maggiore la fanno le gomme, che per loro sono uguali ma uguali non sono. Sono davvero performanti e si va a manetta ma sono anche difficili da sistemare e la moto si comporta in modo molto diverso rispetto allo scorso anno. Per quanto mi riguarda la mia caduta di oggi è stata perchè ero al limite".

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