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SBK, Rea: "Ho voluto capire tutti i segreti della Yamaha, sono più che pronto a correre"

"Ho provato diversi assetti e non so qual sia il migliore, purtroppo con le gomme nuove non siamo competitivi. Al momento Gardner è il più veloce, cercherò di imitarlo" 

SBK: Rea:

Con 64 giri alle spalle Jonathan Rea ha chiuso la due giorni in Portogallo al settimo posto a poco meno di mezzo secondo dal leader Razgatlioglu. Contento a metà delle sensazioni provate, il nordirlandese ha ammesso di avere ancora molta strada da compiere davanti a sé.

"Ho lavorato molto su me stesso e su diversi assetti - ha confidato analizzando più che il suo martedì il suo test in generale -  Per adesso è difficile giudicare i progressi fatti perché il feeling provato con i vari set-up è stato simile. Non  penso che abbiamo trovato quello ideale.Gli altri? Sono tutti veloci, ma personalmente ho preferito restare focalizzato sul mio programma".

A complicare la giornata del pilota Yamaha alcuni intoppi. "Dei problemi tecnici mi hanno costretto al box più del dovuto, ma i meccanici hanno lavorato davvero sodo per rendere la moto il più congeniale possibile al mio stile", ha  considerato facendo poi una comparazione con il proprio compagno di squadra Remy Gardner, quarto complessivo. "In alcune aree si è dimostrato più competitivo di me, per cui dovrò in un certo senso imparare da lui. Ci sono ancora molte domande aperte su come interpretare la R1 e sono ancora in fase di esplorazione", ha ammesso rimarcando le criticità. "La velocità sulla tornata secca è facile da raggiungere. Molto più complicata la costanza sulla distanza", la sua sentenza.

Provando ad individuare i punti forti e deboli della sua motocicletta il 36enne ha spiegato: "Ci sono diverse sezioni da migliorare, come la trazione meccanica. Se globalmente riusciamo ad andare bene in accelerazione, quando si siamo al limite e in curva, non appena montiamo le gomme nuove fatichiamo". 

Consapevole di non avere la strada in discesa o in piano come nel 2023 quando era ancora alla Kawasaki, il sei volte iridato SBK ha affermato: "Rispetto allo scorso anno quando ero risultato tra i migliori è certamente frustrante, ma la motivazione data dalla nuova sfida è alta. Ci sono ancora molte cose da fare per tornare ad essere incisivi, in quanto l'equipe lavora in maniera differente e la moto stessa è diversa a partire dall'elettronica e dalle sospensioni", ha chiosato.

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