Raggiungere un Gran Premio non è mai stato così difficile, lo sanno bene molti dei team di MotoGP, Moto2 e Moto3 costretti a ritardare la partenza (pagando nuovi biglietti aerei) perché non erano arrivati in tempo i visti per l’ingresso in India. A occuparsi del rilascio è una società locale, individuata da Fairstreet Sports, il promoter del GP.
Qualcosa è andato storto, il caso più emblematico è stato quello del team ufficiale Honda, che ha dovuto partire con un giorno di ritardo. Fairstreet sport ha rilasciato un comunicato per scusarsi di quando successo e per rassicurare che gli ultimi documenti saranno spediti in tempo.
"Siamo stati informati dei ritardi nel processo di rilascio dei visti. Desideriamo condividere che abbiamo lavorato instancabilmente per risolvere il problema nel miglior modo possibile. Sono stati rilasciati quasi 500 visti e molti di essi saranno rilasciati a breve” si legge nella nota.
“I team specializzati (nell'elaborazione di questi documenti) stanno facendo del loro meglio per garantire che tutti i visti per i piloti, le squadre e i tecnici siano rilasciati il prima possibile. Questo incidente è stato inaspettato e stiamo facendo tutto il necessario per risolverlo immediatamente" la promessa.
“Comprendiamo l'importanza di un'esperienza senza intoppi per tutti i partecipanti e gli spettatori ed incoraggiamo tutti a essere pazienti e a collaborare con noi e con lo staff. Siamo immensamente grati al governo indiano, al MEA, al MHA e al governo dell'UP per il loro continuo supporto e coordinamento. Siamo fiduciosi che tutti i visti in sospeso saranno elaborati e che tutto il personale necessario per la gara arriverà in India in tempo” si conclude il comunicato.