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MotoGP, Il viaggio in India è un'Odissea, ma il GP si farà 'a tutti i costi'

Molti addetti ai lavori non sono potuti partire per la mancanza dei visti, la priorità è correre questo fine settimana e IRTA si farà carico dei costi per le prenotazioni dei nuovi voli

MotoGP: Il viaggio in India è un'Odissea, ma il GP si farà 'a tutti i costi'

Solo questa mattina avevamo scritto dei problemi dei team del motomondiale per volare in India a causa del ritardo nella ricezione dei visti e la situazione nella giornata è peggiorata. Praticamente, nessuna squadra ha ricevuto la documentazione necessaria per tutti i suoi membri e oggi molti addetti ai lavori sono stati bloccati all’aeroporto e sono stati costretti a rimandare la partenza.

Ad occuparsi dei visti è un’agenzia locale scelta da Fairstret Sport, l’organizzatore del Gran Premio dell’India. Dire che qualcosa è andato storto è pleonastico e ora il paddock è nel caos. Alcuni manager, meccanici, tecnici sono riusciti a imbarcarsi, altri hanno dovuto riprendere la via di casa sperando che l’agognato visto arrivi nelle prossime ore.

Cambiare i voli però ha un costo non indifferente che pesa sui budget dei team, soprattutto quelli più piccoli e meno danarosi di Moto2 e Moto3. Per questo motivo l’IRTA ha mandato una comunicazione a tutte le squadre garantendo che si farà carico dei costi aggiuntivi per le nuove prenotazioni.

Ormai si è in ballo e non resta che ballare: le moto dovranno scendere in pista venerdì e per quel momento tutto dovrà essere pronto e, soprattutto, i team dovranno essere al completo. Non sarà semplice, ma al momento il GP è confermato e Dorna non vuole certo cancellarlo all’ultimo minuto.

Il motomondiale muove quasi due migliaia di persone per una gara e, per il momento, gli organizzatori locali non sono riusciti a essere all’altezza del loro compito. Sperando che almeno i piloti non debbano incorrere in certi problemi, ma anche su questo punto circolano voci non esattamente rassicuranti.

 

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