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Marquez: "Il 9° titolo? Sarebbe di gran lunga il più prezioso di tutti"

In una bella intervista di Mela Chércoles su AS, Marc si mette a nudo e rivela come è riuscito a risorgere e cosa accadde quando la Honda gli comunicò che avrebbero voluto mettergli al fianco Jorge Lorenzo

Marquez:

Per scrivere una bella intervista servono due cose: un interlocutore sincero ed un buon giornalista. Il motociclismo ha entrambi con Marc Marquez e Mela Chércoles di AS, che ieri ha tirato fuori qualcosa di nuovo da un otto volte volte campione del mondo che, negli ultimi quattro anni, ha risposto a centinaia di interviste. Ma questa è la migliore.

Non voglio rubargliela, leggetela qui. Vi anticipo solo due risposte.

Se dovesse arrivare un altro titolo, sarebbe il più prezioso di tutti quelli che ha vinto?
“Di gran lunga. Il nono sarebbe il più prezioso di tutti. Si è sempre detto che non è difficile arrivare, ma rimanere. Sono riuscito a resistere per molti anni, ma poi sono scomparso e recuperare è la cosa più difficile. È una cosa che pochi atleti hanno raggiunto e io ci sto lavorando. Quando ero nel 2021 e nel 2022, con il braccio imbragato e altre operazioni, ho cercato documentari motivazionali”.

Parla di altri atleti, Marc: Michael Jordan, Rafael Nadal. Lo specchio in cui riflettersi e riconoscersi. Una stampella forte a cui appoggiarsi nei momenti di disperazione, che pure ci saranno stati.

Sa, Marquez, di essere una presenza scomoda in Ducati. Eppure necessaria, perché - non giriamoci attorno - i campioni del mondo degli anni ‘senza Marquez’, Mir, Quartararo, Bagnaia, hanno bisogno di una consacrazione per affermarsi.

Ci sono, è vero, anni meno e più difficili nella carriera di uno sportivo, ma ciò che lo fa grande è proprio accettare qualunque ostacolo gli si pari davanti. Ed ora per loro l’ostacolo è tornato e si chiama Marc Marquez. Devono batterlo, quest’anno ma anche il prossimo quando verosimilmente saranno alla pari, per chiudere i conti con il destino che li ha fatti campioni in anni in cui il numero uno era in infermeria.

E la conferma di ciò è proprio in una risposta che Marc dà a Mela, interrogato su un eventuale futuro al fianco di Bagnaia. Lui cosa farebbe? La risposta è nella storia.

“Se mi trovassi nella posizione di Bagnaia, e sono forte su una Ducati, farei lo stesso discorso che ho fatto quando Lorenzo è passato alla Honda: voglio accanto a me uno dei ragazzi che può lottare per il titolo con la stessa moto, perché così ho le stesse armi. Ho sempre avuto questa mentalità. All'epoca la Honda mi disse, per rispetto, che avrebbe ingaggiato Lorenzo e io risposi che ovviamente dovevano ingaggiarlo, perché altrimenti ci avrebbe battuto con la Ducati, quindi era bene metterlo lì”.

Ogni tanto si leggono cose interessanti e non scontate.

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