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MotoGP, Marini: “Se avessero sanzionato subito Martin non ci sarebbe stato il mio incidente”

“Si è trattata di sfortuna ma Jorge non doveva essere lì, visto quello che era successo alla prima curva. Siamo a metà stagione e ancora non è chiaro perché e in quali casi gli Steward diano le penalità”

MotoGP: Marini: “Se avessero sanzionato subito Martin non ci sarebbe stato il mio incidente”

Si è conclusa anzitempo, e a un passo dal podio, la gara Sprint di Luca Marini al Red Bull Ring. Il pilota del team Mooney era infatti in piena lotta per il terzo posto fino a metà gara, quando si è ritrovato a terra dopo un contatto con Jorge Martin in Curva 2.

“È stata una giornata positiva perché abbiamo lavorato bene rispetto a ieri, apportando delle buone modifiche alla moto. Mi sono sentito bene nei primi giri di gara, anche se è stato difficile superare Jack, perché la KTM è forte e lui è sempre molto rapido a inizio gara. Ho consumato un po’ troppo la gomma posteriore in quella fase e mi sono dovuto dare una calmata, ma poi Martin ha cercato di superarmi - ha raccontato Luca - L’ho visto all’ultimo e ho tentato di di mantenere la mia traiettoria. Non avevo ragioni per rialzare la moto. Gli ho lasciato spazio e non c’era altro che potessi fare, perché non potevo immaginare che mi toccasse con il piede”.  

Un incidente di gara per il marchigiano, che pur essendo deluso per l’accaduto non se la prende tanto con lo spagnolo quanto con lo Steward Panel, poco reattivo nel sanzionare Martin.

“Qui il problema è ancora una volta il fatto che non è chiaro perché e in quali casi gli Steward decidono di comminare una penalità. A mio parere, Jorge non doveva trovarsi lì, per via di quanto è successo in Curva 1, perché è stato un episodio molto più pericoloso di quello accaduto con me, dove si è trattata soltanto di sfortuna - ha chiosato Marini - Ha toccato il mio semimanubrio con il piede e sono caduto, ma sono certo che non volesse farmi cadere. Ho provato a lasciargli spazio per cercare di evitate una collisione e credo ci abbia provato anche lui, perché nessuno vuole arrivare al contatto dato che il nostro è uno sport pericoloso e per queste manovre vengono inflitte sanzioni severe. Per questo è strano che non si siano espressi su Curva 1, ma abbiano deciso in fretta di dare un Long Lap a Quartararo. Se l’incidente al via fosse stato sanzionato, l’incidente con me non sarebbe avvenuto”.

Così come a inizio stagione, il 26enne è tornato a chiedere ai commissari un metro di giudizio chiaro e coerente, sottolineando le ragioni per cui il portacolori del team Pramac andava sanzionato nel corso della gara, per l’incidente in Curva 1.

“A mio parere puoi anche seguire la tua traiettoria, ma devi tener conto del fatto che ci sono altri piloti davanti a te in quel momento. È difficile dire più di questo. Ho visto l’incidente una sola volta, ma per quello che ho visto penalizzerei il pilota che ha causato l’incidente, non quello che per primo ha chiuso un po’ di più la traiettoria. Jorge ha commesso un errore in frenata di Curva 1. Non ce l’ho con lui. Oggi può essere stato Jorge e la prossima volta un altro pilota, ma bisogna capire come applicare la regola, perché a metà stagione non è ancora chiaro - ha affermato - La prima curva al primo giro è sempre un momento difficile, in cui bisogna cercare di evitare contatti, e nel momento in cui questi episodi avvengono gli Steward dovrebbero essere pronti ad analizzare la situazione, per permettere il corretto svolgimento della gara. Dall’incidente di Nakagami a Barcellona nel 2022 hanno iniziato a essere più aggressivi con le penalizzazioni, ma il problema è che non sono costanti, perché cambiano idea ogni volta sul modo in cui applicare il regolamento. Sarebbe bello trovare una situazione, perché non c’è chiarezza. Non voglio parlare delle nostre discussioni in Safety Commission, ma di sicuro ne discuteremo ancora”.

Due incidenti, quelli innescati da Martin, che hanno fatto perdere punti importanti al team di Valentino Rossi, che ha assistito in prima persona a questo sfortunato doppio ritiro dei suoi portacolori.

“Non ricordo bene cosa ha detto Vale. Solo che era un peccato perché ero forte e veloce e sarebbe stato bello se fossi salito sul podio oggi” ha concluso il fratello del nove volte iridato, che domani avrà una nuova occasione per rifarsi.
 

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