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MotoGP, Schwantz: "Bello festeggiare i 30 del mio titolo a Goodwood, è speciale"

Kevin è sceso sulla striscia d'asfalto con la sua mitica RGV500 titolata nel 1993: "Ci sono tanti ragazzi contro cui ho corso ed altri piloti che corrono oggi, poi c'è il mio capotecnico di quando ero nel mondiale. Un onore essere qui"

MotoGP: Schwantz: "Bello festeggiare i 30 del mio titolo a Goodwood, è speciale"

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Il Festival of Speed di Goodwood è sempre l'occasione perfetta per ritrovare vecchie e nuove glorie dei mondi delle due e quattro ruote in sella oppure al volante di mezzi che sono entrati nell'immaginario degli appassionati lasciando un segno indelebile. Kevin Schwantz è stato spesso ospite della kermesse, ma quest'anno ricorre un anniversario importante per l'americano. 

Sono infatti passati 30 anni da quando nel 1993 riuscì a conquistare il titolo nella 500 in sella alla Suzuki RGV500 caratterizzata dall'iconica livrea Lucky Strike e proprio su quella moto il texano ha affrontato la strip di circa 1800 metri davanti ad un pubblico in visibilio. Il meteo non è stato favorevole, la pioggia è scesa copiosa ma questo non ha tolto nulla alla magia di queste evento, con il sibilo della due tempi di Hamamatsu a fare da colonna sonora per dei minuti che tutti gli appassionati avrebbero voluto fossero interminabili. 

"Goodwood è sempre una grande esperienza - ha commentato Schwantz - il meteo non è stato perfetto oggi, perché la salita è più divertente quando è asciutto! Ma comunque, l'esperienza di essere qui, la casa e il viale, tutte le persone, i tifosi, c'è così tanto da fare e ci sono così tante persone speciali qui, sia che si tratti di ragazzi contro cui ho corso, sia di nuove generazioni di piloti, sia di generazioni precedenti a me. E tanti ragazzi delle quattro ruote, tutti tipi di persone davvero speciali ed è un vero onore essere qui. È un anno speciale per tutti noi, ed è il 30° anniversario dalla vittoria del mio campionato". 

Schwantz non vedeva l'ora di risalire sulla sua amata RGV. 
"Potrò tornare sulla mia vecchia moto, ne stavo giusto parlando con il mio capo tecnico. Alcune delle gare che abbiamo fatto, '92, '93, '94, lui era il mio capo tecnico, e tornando su quella moto si inizia a pensare ad alcune delle cose che abbiamo fatto con lei. Alcuni dei grandi successi, alcuni dei grandi fallimenti, le cadute, tutti i diversi luoghi in cui le corse ci hanno portato nel corso degli anni. L'esperienza di iniziare la stagione dei Gran Premi... Credo che nell'88 abbiamo disputato 12 o 13 gare, per arrivare a 15 o 16 quando abbiamo finito. E così tanti posti in tutto il mondo che abbiamo visto, persone che abbiamo incontrato. E i tifosi di tutto il mondo".

Photocredit @Motogp.com

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