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Joan Mir è stato l’ultimo pilota Honda al traguardo nella sprint race di Le Mans. Il 14° posto è lo specchio delle sue difficoltà con la RC213V e il confronto con Marc Marquez è impietoso. Lo spagnolo lo sa perfettamente e non cerca di nascondersi dietro a un dito.
“Questa gara è stata molto dura per me, avevo problemi a fermare la moto e tenere la linea - spiega - Non ho potuto fare quello che volevo, al momento la squadra non capisce di cosa ho bisogno per andare forte e io quello che devo fare per guidare meglio questa moto. Ho provato a cambiare il mio stile, ma non sono naturale e sono sempre largo. Il fatto è che fatico, oggi, ieri, vediamo cosa succederà domani”.
Hai bisogno di una moto completamente diversa per te?
“Penso che possiamo sistemare questa. Qui dalle FP1 non sono mai riuscito a migliorare. Io so come si guida, ma quando cerco di spingere diventa tutto più complicato, devono capire il mio stile. Posso cambiare qualcosa come pilota, ma non tutto, quindi è un compromesso. Non siamo riusciti a fare funzionare la moto, abbiamo sbagliato direzione e non posso spingere”.
Sei spaventato di fare la fine di Jorge Lorenzo o Pol Espargarò?
“Certo che sono spaventato. Io voglio vincere ed è difficile per un pilota come me vedermi nella posizione in cui sono. La mia motivazione è quella di vincere, salire sul podio, stare davanti, questi risultati sono la mia benzina e non ne l’ho da molto tempo, ne ho bisogno. Mi ricordo qui che lo scorso anno, con la Suzuki, giravo un secondo più veloce”
Cosa pensi della riunione di ieri con gli Steward?
“Abbiamo insistito perché siano più uniformi nel giudizio e per semplificare un po’ le cose. Vedremo cosa faranno, io posso solo fidarmi di loro, ma ho problemi più grandi che preoccuparmi delle penalità (ride)”.
