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MotoGP, Biaggi: “Rossi? non è tra i primi cinque che sento a Natale per gli auguri”

“La nostra rivalità è stata epica e ha dato risalto a entrambi, ma finita quella ognuno è andato per la sua strada. Io e Valentino eravamo come due fazioni, uno contro l’altro. La mia carriera è iniziata per caso, la prima volta a Vallelunga è stato come entrare a Disneyland”  

MotoGP: Biaggi: “Rossi? non è tra i primi cinque che sento a Natale per gli auguri”

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Dopo mesi di attesa, la MotoGP è pronta a riaccendere i motori per la prima gara dell’anno. Un evento imperdibile anche per Max Biaggi, che dallo studio di “Stasera c'è Cattelan” ha parlato delle sue aspettative per la stagione che scatterà da Portimao.

“Pecco è il Campione del Mondo in carica con Ducati, difenderà questo titolo e lo vedo in forma. È ancora il favorito. Io spero che l’Aprilia possa lottare per il Mondiale con Ducati, fino alla fine. Le giapponesi, Yamaha e Honda, fanno un po’ più fatica, ma sarebbe bello un derby tutto italiano, ha ammesso il Corsaro nella puntata andata in onda mercoledì 22 marzo.

Tra i volti simbolo del Motomondiale, l’ex pilota romano si è raccontato al conduttore Alessandro Cattelan, a cui ha rivelato i retroscena legati agli inizi della sua carriera e al suo rapporto con lo storico rivale Valentino Rossi.

“Mio padre è sempre stato appassionato di calcio. Allenava una squadra e io ho fatto tutta la trafila, pulcini, esordienti, e poi ho capito che il calcio non era proprio il mio sport e che la moto era meglio - ha spiegato Biaggi - Per caso, ho seguito un amico a Vallelunga, ho visto questo circuito per la prima volta e sono rimasto a bocca aperta. Era come entrare a Disneyland. Ci ho messo un po’ a fare il mio primo giro in pista e dopo un po’ di sacrifici, e un po’ di aiuto, mi ha notato qualcuno. Sono stato fortunato”.

Tra gli aspetti che hanno contribuito a rendere leggendaria la carriera del quattro volte iridato in 250 ci sono state le battaglie con Rossi, il grande rivale del Corsaro. Ora che entrambi si sono ritirati, com’è il rapporto tra i due campioni? “Come prima - ha ammesso Max - Abbiamo vissuto il momento della grande rivalità ed è stata ovviamente epica, perché ha dato risalto sia a me che a lui. Ma finita quella ognuno è tornato al suo ruolo. Non è che abbiamo una vita sociale o che ci telefoniamo”. 

“Diciamo che Vale non è tra i primi cinque che senti a Natale per gli auguri” ha commentato Cattelan.“Ma neanche nei primi 50, però se serve ce lo metto” ha chiosato Biaggi, aggiungendo: “Succede che non ci si saluti neanche. È stata proprio una rivalità. Ovviamente adesso è finita, ma eravamo proprio due fazioni. Uno contro l’altro. È stato bello”.

Nel corso della trasmissione il romano non poteva poi non affrontare il tema dell’elettrico, parlando del record di velocità di 470 km/h stabilito in sella all’elettrica Voxan Wattman.

“È stato pazzesco. Ci abbiamo messo 14 giorni per riuscire a fare quel lancio e toccare quella velocità, perché il vento era il problema principale. Basta anche che sia laterale per rendere tutto pericoloso. La cosa strana è che partivamo la mattina alle 05, perché appena sorge il sole si alza il vento. Sfruttavamo quei 10 minuti, così come al tramonto, per poter avere meno vento possibile” ha raccontato Max, che parlando della svolta elettrica del motorsport ha aggiunto: “La moto sta iniziando. C’è il campionato del Mondo di MotoE, ma c’è solo una Casa coinvolta”.

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