Tu sei qui

SBK, Sofuoglu: “Toprak si sentiva una star dopo il Mondiale, l’ho messo in punizione”

“Il suo atteggiamento non mi è per niente piaciuto. Non puoi arrivare tardi agli allenamenti o andare a letto quando vuoi la sera, oppure pensare di comprare abiti firmati e macchine di valore. Quando sei un pilota devi pensare alle corse fino a che non vai a letto la sera. La testa e la motivazione sono tutto”

SBK: Sofuoglu: “Toprak si sentiva una star dopo il Mondiale, l’ho messo in punizione”

Toprak Razgatlioglu non ha ancora vinto una gara in questo inizio di stagione. Vuoi la sfiga, vuoi gli incidenti, vuoi una Yamaha leggermente inferiore rispetto alla concorrenza su alcuni tracciati: sta di fatto che il turco è ancora alla ricerca del primo sigillo nel 2023.

In merito all’inizio di stagione del turco, il suo manager Kenan Sofuoglu ha svelato alcuni retroscena in una recente intervista a Speedweek:  “Dopo aver vinto il Mondiale lo scorso anno, tutte le persone che circondavano Toprak, così come media, fans, SBK ecc, hanno iniziato a trattarlo come una star – ha detto Kenan - tutto questo ha avuto un impatto forte su di lui, a tal punto da non iniziare bene la stagione. Non mi è piaciuto il suo atteggiamento, così come il modo di allenarsi. Quando io correvo, ero il primo a presentarmi agli allenamenti.   Allora gli ho detto: “Se qualcosa è più importante del tuo lavoro, non puoi vincere le gare”.

Kenan entra poi nel dettaglio: “Non puoi arrivare tardi agli allenamenti o andare a letto quando vuoi la sera, oppure pensare di comprare solo abiti firmati e macchine di valore. Devi pensare alle corse fino a che non vai a letto la sera. La testa e la motivazione in questo sport sono tutto. Tra l’altro non mi è piaciuto il fatto che lui parlasse di altre cose al di fuori dei motori, quasi a volerli mettere in secondo. In questo mondo l’umiltà è fondamentale e bisogna tenere i piedi a terra. Guardate ad esempio la fame di Johnny o la motivazione Alvaro, sono impressionanti, infatti vincono. Non basta solo allenarsi, conta soprattutto il modo in cui si vive, si pensa e si lavora”.

L’ex campione della 600 ha quindi tirato le orecchie al proprio assistito: “L’ho messo in punizione e quando ci siamo allenati recentemente gli ho dato il materiale più scadente che avevo a disposizione. E con quel materiale Toprak doveva battere tutti noi sulla mia pista dove ci alleniamo, sudando e dando tutto ciò che ha dentro, senza risparmiarsi. Io e lui abbiamo parlato a lungo dopo la gara di Assen e ad Estoril ho rivisto il pilota motivato che conosco”.   

 

 

     

 

 

Articoli che potrebbero interessarti