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SBK, Gerloff: “Non correrei mai con una MotoGP ad Austin”

“Inizialmente pensavo che i piloti di MotoGP fossero delle ragazzine per lamentarsi, ma dopo aver provato la MotoGP ad Assen ho capito che mai ci scenderei in pista con un prototipo"

SBK: Gerloff: “Non correrei mai con una MotoGP ad Austin”

Il sabato di Portimao ci ha regalato un Garrett Gerloff di nuovo a stretto contatto con i piani alti. Dopo le difficoltà post Assen, l’americano ha mostrato di avere fiducia sui saliscendi di Portimao in sella alla R1, a tal punto da chiudere sesto alle spalle della Honda di Haslam.

Peccato che il portacolori GRT sia rammaricato per la mancanza di costanza, che gli ha negato di battagliare con i più veloci.

“Senza le tante cadute sarei finito decimo o a ridosso della top ten – ha ammesso lo statunitense – il problema è la mancanza di costanza in gara. Facevo tre giri buoni, ma poi perdevo ritmo e mi ritrovavo a dover recuperare. Peccato, perché prima della gara avevo fiducia, invece è andata diversamente da quelle che erano le mie aspettative. Vedremo quindi cosa fare per la giornata di domani, cercando di compiere un passo avanti in termine di prestazioni”.

L’attenzione dell’americano si sposta poi sulla tappa a stelle e strisce di Austin e le relative polemiche.

“Gli anni scorsi, quando sentivo i piloti MotoGP lamentarsi per gli avvallamenti, pensavo fossero delle ragazzine. Poi però, dopo aver provato la MotoGP ad Assen, ho capito le loro lamentele. La MotoGP è un prototipo che offre una sensibilità incredibile e ad Assen, giusto per fare un esempio, ti rendi conto del perché l’asfalto sia così perfetto. Personalmente, con una MotoGP, mai scenderei in pista per correre ad Austin, perché è pericoloso”.

Garrett entra poi nel merito.

Con una Superbike ci correrei, perché conosco la moto e so come gestirla con gli avvallamenti, ma con una MotoGP la situazione è completamente differente, perché la moto diventa instabile su tutte le aree e di conseguenza continua a muoversi. Credo quindi sia altamente complicato correre in quelle condizioni e comprendo i malumori”


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