Quando Valentino era un ragazzino che correva in minimoto usava il casco di Schwantz, con gli anni i due si sono incontrati e diventati amici e il texano, intervistato da Sky ad Austin, ha riconosciuto l’impatto che il Dottore ha avuto sul motociclismo.
“Quello che ha dato Valentino al nostro sport è stato il suo rapporto con i tifosi - ha spiegato Kevin - Ha lasciato tanti giovani piloti che escono dalla sua Academy, anche se il prossimo anno non ci sarà, avvertiremo sempre il suo impatto nelle corse”.
Schwantz conobbe Rossi quando era solo un ragazzino.
“Aldo Drudi mi aveva detto di andarlo a vedere correre, è stato divertente, e a un certo punto mi ero reso conto che lui era molto più veloce di tutti - ha raccontato - Usava la replica del mio casco. Poi quando è arrivato nel Mondiale è diventato veramente un grande amico”
Sono passati tanti anni, ma in un certo senso il Dottore non ho mai cambiato.
“L’avevo conosciuto la prima volta a Livigno nel 1989, faceva tante cose, sciava. Poi ho sempre visto in lui lo stesso spirito, anche ora nella sua Academy. Ha sempre voluto essere il migliore, è arrivato a un punto della sua carriera in cui non può più stare davanti a tutti, ma continuerà a dominare sempre questo sport, anche se lo guarderà dagli spalti” ha concluso.