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Bautista: "La Kawasaki non è una SBK ma una MotoGP per gli avversari"

"Loro mettono tutti i loro sforzi in questo progetto e stanno vincendo. In Giappone sanno cosa voglio dalla Honda e spero di avere una base pronta per i prossimi test"

SBK: Bautista:

I test di SBK si stanno per concludere a Jerez de la Frontera, i piloti stanno ancora girando per cercare il miglior giro della loro giornata. Tutti (o quasi) sono in pista tranne Alvaro Bautista che ha concluso con un’ora e mezza di anticipo i suoi test e si sta preparando per viaggiare verso casa.

“Ho provato tutto quello che dovevo provare ci ha detto il pilota spagnolo della Honda HRC - Oltretutto nel tardo pomeriggio, quando il sole inizia a scendere, a causa dei miei occhi chiari non riesco a vedere molto bene”. 

Oggi è certamente stata la giornata della nuova Kawasaki. L’hai vista in pista? Ti sorprende che in Kawasaki abbiano deciso di non presentare una moto completamente nuova ma solo un aggiornamento, per quanto importante, della ZX-10RR? Ducati e Honda negli ultimi anni, con la Panigale e la CBR Fireblade, hanno portato in SBK moto molto spinte e con grandi prestazioni assolute.

“Non ho incontrato Rea in pista, ho solo visto che è nera. Comunque, non mi sorprende che non abbiano cambiato completamente la moto, quando si vince che bisogno c’è di farlo? Voi pensate che sia una Superbike normale ma per i rivali è come se fosse una MotoGP perché mettono i loro sforzi tutti su questo progetto, è l’unico campionato in cui sono coinvolti. È all’interno il segreto”.

Come è andata la tua giornata? Il tuo miglior tempo è un 1:40.232 e sei tra gli ultimi della classifica. 

“Oggi abbiamo lavorato in previsione del 2021, abbiamo raccolto dati e provato diversi assetti. Credo di aver trovato qualcosa di interessante e come ogni cosa ci sono dei punti positivi e degli altri negativi. In Giappone sanno cosa voglio: più facilità nelle curve, più aderenza al posteriore, sistemare l’elettronica nell’erogazione e nel freno motore. Io ho detto quello che voglio e ora sta a loro lavorare e mettere tutto insieme”. 

Lo scorso anno hai lamentato più volte di essere al limite nella guida di questa moto. State cercando il modo di riuscire a guidare senza essere sempre con l’acqua alla gola?

“Nessuno vuole avere guai ed essere veloce fin dall’inizio ma la nostra moto era davvero nuova e i problemi sono parte del processo. Spero che per i prossimi test invernali avremo una base pronta. Ovviamente bisogna rischiare ma con margine”. 

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