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MotoGP, Mir: "Ho il primo match point: spero che abbiano pensato ai festeggiamenti"

"Io non ho voluto sapere niente perchè ancora nulla è deciso, però so che potrei vincere il mondiale. Una delle chiavi dello sviluppo della Suzuki è stato anche il lavoro di Guintoli, si vede la sua sensibilità"

MotoGP: Mir:

Weekend decisivo per il motomondiale a Valencia. Dopo che lo scorso fine settimana Joan Mir è riuscito a vincere la sua prima gara in MotoGP, proprio sul tracciato di Valencia, ora è il momento di chiudere il discorso inerente al titolo visto che il pilota spagnolo è ad un passo dal successo mondiale. Tutto pronto per i festeggiamenti?

“Senza dubbio questo è un weekend speciale – ha detto Mir – Ho il matchpoint per il mondiale ma dovrò approcciarmi alla gara nella stessa maniera di sempre: all’attacco. Però so anche che devo provare a minimizzare i rischi perché è ancora tutto aperto. Quando ho avuto il primo match point in Moto3 a Motegi sono caduto, ora devo stare attento. Per quanto riguarda i festeggiamenti non ho voluto sapere nulla perché niente è deciso, però spero che qualcuno se ne stia occupando perché so che potrei vincere”. 

La notizia della settimana è stata sicuramente quella della penalizzazione di 4 anni ad Andrea Iannone. Quali sono le tue impressioni?

“Sinceramente non posso dare una mia opinione su questo perché non conosco tutti i fatti e nemmeno la sostanza. Preferisco non dire nulla”. 

I punti da Rins e Quartararo sono 37 e questo fine settimana basterebbe davvero poco per vincere il tuo secondo titolo mondiale, il primo nella classe regina. Hai un po’ di pressione? 

“Sono motivato. Arrivo dalla mia prima vittoria e so di potermi ripetere, ci devo provare. Tanta pressione l’ho avuta in questi giorni per i vari tamponi per il Covid, io dormirò in circuito per minimizzare i rischi. Sono abbastanza tranquillo perché so che devo fare qualcosa che ho già fatto, sarà importante passare direttamente alla Q2 e preparare una moto bilanciata. Sono il Joan Mir di sempre e voglio portare a casa il miglior risultato possibile”. 

Questa è una gara 'back to back', si correrà dunque sulla stessa pista della scorsa settimana. Credi che potrete migliorare?

“Penso che abbiamo ancora un po’ di margine di miglioramento ma molti altri piloti andranno più forte rispetto a 7 giorni fa. C’è del lavoro da fare sulla Suzuki”. 

Parliamo proprio del lavoro fatto su questa moto che sembra essere il riferimento della categoria. Ti aspettavi tutto questo?

“Il lavoro fatto da Suzuki in questi anni ha prodotto questi risultati, le MotoGP non si fanno in una sola stagione, c’è molto lavoro e molti dati. Nei test invernali mi sono reso delle prestazioni della moto ma tutto questo non me lo sarei aspettato. Pensavo di soffrire all’inizio della stagione e di ottenere qualche podio ma questa costanza è inaspettata. Una delle chiavi per lo sviluppo della moto è stato anche il lavoro di Guintoli, si vede la sua sensibilità”. 

 

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